Marchionne e i sindacati, Cgil attacca Renzi

3 aprile 2016 | 14:16
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Marchionne e i sindacati, Cgil attacca Renzi

Mirko Lami, della segreteria della Cgil Toscana replica alle parole del premier Renzi su Marchionne e i sindacati: “Oramai siamo abituati a tutto, oggi pure a sentir dire dal presidente del Consiglio (non eletto dal popolo) nonché segretario del Pd che Marchionne ha fatto più di molti sindacalisti. Francamente però rimango sconcertato dal paragone. Cosa ci azzecca Marchionne con le sue potenzialità, venute soprattutto attraverso i governi come quello degli Stati Uniti, e il sindacato. Ci leggo solo l’offesa gratuita che avanza il presidente Renzi, perchè è di moda attaccare il sindacato che è vero non è più quello di una volta, ai tempi di Di Vittorio, Grandi, Lama, Trentin, ma non sono neanche più quei tempi, quando l’Italia rinasceva dalle ceneri della guerra con piani di investimento scelti da quella politica fatta da persone che non ci sono più neanche loro, i vari De Gasperi, Fanfani, Segni, Zoli, Scelba”.

“Insomma – aggiunge Lami – anche nella politica non ci sono più i luminari di una volta che pensavano a ricostruire un Paese e a farlo uscire dalla miseria con politiche industriali e non come oggi con politiche di servizi. Il sindacato di oggi si è assunto delle responsabilità enormi, stando sempre in prima fila, a volte anche solo, cercando di portare anche le ‘soluzioni’ ai tavoli istituzionali e spesso tali soluzioni sono state accettate anche dal Governo di Renzi perché ritenute sensate. Quindi, il premier scenda da quel piedistallo e provi a vedere cosa accade nel mondo reale, dove ci sono anziani che hanno lavorato 50 anni e adesso sono costretti ad andare a mangiare alle mense dei poveri o a racimolare tra gli scarti dei mercati, e quando si rende conto di cosa accade provi a discutere con le organizzazioni sindacali di trovare il modo di lasciare un mondo migliore ai nostri figli, ai suoi figli, che oggi sono studenti ma tra poco saranno disoccupati perchè la riforma Fornero è sbagliata”.