Qualità dell’aria, Regione introduce nuovi indici di criticità e calcolo

Via libera a maggioranza alla legge che integra e modifica la norma regionale 9/2010 (Norme per la tutela della qualità dell’aria ambiente). Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (28 voti a favore, 4 astensioni dei consiglieri della Lega) la proposta per arrivare ad una più razionale valutazione degli indicatori di sforamento di Pm10. Il testo, illustrato in aula dal presidente della commissione ambiente Stefano Baccelli (Pd), fornisce una prima risposta a quanto contenuto nel protocollo d’intesa siglato lo scorso 30 dicembre tra ministero dell’ambiente ed Anci.
Nello specifico, la norma integra l’articolo 13 della legge regionale 9/10 e introduce il comma 3-ter secondo cui la Regione determina specifici indici di criticità, e le relative modalità di calcolo, per individuare situazioni a rischio di superamento dei valori limite e delle soglie di allarme. Viene inoltre riformulato il comma 1 dell’articolo 14 della legge 9/2010 prevedendo, in aggiunta al caso di mancata osservanza delle norme e del piano regionale per la qualità dell’aria già previsto, che la Regione eserciti i poteri sostitutivi nei confronti dei comuni che rimangano inerti o ritardino l’adozione dei Pac (Piani di azione comunale), o li adottino in difformità ai criteri e alle modalità stabiliti.
In sede di dichiarazione di voto, il capogruppo del Movimento 5 stelle Giacomo Giannarelli ha sostenuto il provvedimento: “avanti così” ha rilevato. Tommaso Fattori, capogruppo Sì Toscana a sinistra, ha espresso un voto favorevole, pur auspicando una “visione generale sul tema su cui dovremmo iniziare a lavorare”.