
Via libera a maggioranza, con il voto contrario della Lega, alla nuova legge forestale della Toscana. Il Consiglio regionale ha approvato nella seduta di oggi (5 aprile) la proposta di modifica della legge 39/2000, per armonizzare, come ha spiegato il presidente della commissione sviluppo economico Gianni Anselmi (Pd), alcune norme sulla pianificazione e il coordinamento dell’attività antincendi boschivi, in conseguenza del passaggio di trasferimento delle competenze in queste materie dalle province alla Regione.
Tra le modifiche viene previsto anche che i piani annuali degli interventi proposti dagli enti gestori, vengano finanziati con il 100 per cento dei proventi, oltre che con le risorse regionali previste dagli strumenti di programmazione regionale. L’inventario e la cartografia delle aree percorse da incendio saranno, inoltre, di competenza regionale così come anche la programmazione, l’approvazione e il coordinamento dei piani operativi territoriali antincendio. Le modifiche alla legge si sono rese necessarie anche per assicurare agli enti gestori del patrimonio agricolo forestale (Pafr) le risorse per realizzare, anche tramite le maestranze forestali, interventi di conservazione, miglioramento e potenziamento dei beni in gestione. In sede di dichiaraizone di voto il consigliere Roberto Salvini (Lega) ha parlato di una legge che “conferma la mancanza di tutela del patrimonio boschivo regionale. Finanziamo, a pioggia, un sistema antincendio invece di cominciare a lavorare seriamente” ha detto Salvini, anche considerato che “L’Europa ci chiede di coltivare il bosco ed eroga risorse in questo senso”. Per Irene Galletti (M5s), la proposta di legge è “condivisibile su alcuni punti”. “È però evidente quanto sia necessaria una riforma e una attenta revisione per scegliere quale politica si vuole adottare”. Sulla stessa lunghezza d’onda Tommaso Fattori (Sì – Toscana a sinistra) che ha annunciato voto favorevole, auspicando una “riforma complessiva anche per capire come pagare gli stipendi degli operatori forestali nei prossimi anni e non solo fino alla fine del 2016”, ha rilevato. “Il testo proposto è un pezzetto utile, anche se assolutamente insufficiente”.