Difensore civico si occuperà anche di detenuti e minori

13 aprile 2016 | 16:30
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Difensore civico si occuperà anche di detenuti e minori

Il difensore civico della Toscana si arricchirà presto di nuove funzioni. C’è l’idea di estendere forme di conciliazione anche per luce e gas. È pronto un riassetto con il quale saranno assegnati all’ombudsman i compiti che sono stati dei garanti regionali dei detenuti e dei minori. Ad annunciarlo è il presidente del consiglio regionale della Toscana, Eugenio Giani, che è intervenuto, questa mattina in conferenza stampa, alla presentazione della relazione sull’attività 2015 del difensore civico: “Come organo vicino ai cittadini, sarà potenziato e raccoglierà al suo interno nuove funzioni. Sotto la sua direzione saranno inserite a supporto tre figure di riferimento, tre osservatori: uno per la tutela dei minori, uno per i detenuti e uno per le problematiche degli anziani. Non saranno rinominati i due garanti anche per ridurre le spese e ricondurre gli stanziamenti all’interno di un bilancio complessivo” ha spiegato Giani. L’accorpamento “avverrà l’anno prossimo, alla scadenza del mandato del difensore civico” e segue l’esempio di altre Regioni: “In Lombardia e Veneto è già così”.

“Sono molto attento – ha proseguito Giani – al difensore civico, così come al Corecom, organi di maggiore interfaccia con il cittadino, utili alla soluzione di problemi. Stiamo lavorando alle istanze online, ma credo anche molto nella possibilità di avvicinare ancora di più il garante ad un ruolo simile a quello del Corecom”. Il presidente immagina “che possa intervenire a conciliare i conflitti, che ad esempio sorgono su una bolletta fra il cittadino e l’ente erogatore del servizio” e annuncia l’idea “che possano essere attivate forme di conciliazione non solo per l’acqua e per la sanità, ma anche per il gas e la luce”. Rispetto al Corecom, “finanziato dallo Stato, che l’anno scorso, ad esempio, ha versato alla Regione Toscana 170mila euro per i conflitti in materia di telecomunicazioni”, il difensore grava esclusivamente sul bilancio regionale, “ma è un sacrificio importante, vale la pena concentrare gli investimenti”, ha detto Giani
“Sono complessivamente 1912 le pratiche aperte dall’ufficio nel 2015”, ha spiegato Lucia Franchini, difensore civico della Toscana. L’incremento è di circa 200 pratiche rispetto al 2014. La necessità, ora, “è quella di accrescere la conoscenza tra i cittadini di questa attività, che è gratuita e può risolvere molti problemi a livello di tempo, ma anche di costi, nei confronti della pubblica amministrazione e dei servizi pubblici. Ci stiamo attivando per permettere l’accesso online ai cittadini” ha confermato. “Le capacità tecniche e informatiche ci sono già, servono più risorse per rispondere al conseguente incremento delle domande”. Altro obiettivo, “raggiungere quella parte dei cittadini, le fasce sociali più deboli e disagiate, che hanno maggiori difficoltà a conoscere le possibilità offerte dal difensore civico. Per questo penso ad una convenzione con l’Anci”. Franchini ha tenuto a mettere in evidenza un aspetto: nelle 1.912 pratiche trattate nel 2015, “circa 200 sono legate all’azione del difensore civico come curatore speciale del tribunale dei minori. Auspico che anche su questo fronte possa essere implementata la capacità d’azione”.