Meningite, Donzelli: “Regione investa di più per scoprire cause contagio”

20 aprile 2016 | 11:51
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Meningite, Donzelli: “Regione investa di più per scoprire cause contagio”

“Soddisfatto della risposta puntuale dell’assessore ma preoccupato perché le istituzioni continuano a brancolare nel buio. Sono mesi che parliamo di indagini epidemiologiche ma non abbiamo niente di concreto”. Così il capogruppo di FdI Giovanni Donzelli ha replicato all’assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi che ha risposto in aula all’interrogazione sulle indagini epidemiologiche sulla meningite.

“Sulla presenza anomala di casi di meningite – ha detto Donzelli – in Toscana abbiamo fatto un’importante campagna di vaccinazione, necessaria ma che rischia di essere insufficiente se non capiamo il motivo per cui si sono verificati questi casi in cui non c’è contagio diretto”. Secondo il capogruppo “è fondamentale capire da cosa dipende questo fenomeno, se ci sono fattori esterni, ambientali, antropologici, climatici”. Per rispondere alla domanda a chi e a quante persone siano state affidate le indagini, Saccardi ha ricordato due protocolli: il primo per lo studio retrospettivo e prospettico dei casi di malattia batterica invasiva da meningococco C in Toscana; il secondo che riguarda, invece, l’indagine di prevalenza nella popolazione toscana di portatore sano. “La struttura responsabile per il coordinamento delle indagini epidemiologiche sui casi di meningite – ha detto Saccardi – è l’Agenzia regionale di Sanità che si avvale del proprio personale e di una unità di personale appositamente formato”. “I laboratori – ha aggiunto Saccardi – che eseguono le indagini e la conferma sui campioni biologici sono quello di microbiologia, virologia e sierologia di Careggi, di immunologia del Meyer e il dipartimento di malattie infettive dell’istituto superiore di sanità”. Riguardo alle risorse, Saccardi ha parlato di “5 mila 200 euro al laboratorio di Careggi e di 15 mila euro al Meyer a titolo di rimborso spese”; sulla spesa ad oggi invece “non ci sono rendicontazioni da parte dei laboratori coinvolti”. Donzelli ha replicato che “rispetto ai milioni di euro investiti per i vaccini, 20 mila euro per capire i motivi dell’epidemia sono una cifra sproporzionata”.
In conclusione Saccardi ha ricordato alcuni dati: “All’11 aprile 2016 erano stati raccolti 618 campioni, il 30 per cento nella fascia d’età 11-19 anni; al 6 aprile erano stati analizzati 485 tamponi di cui solo 5 positivi per il meningococco C”.