
Il “modello rifiuti” per la Toscana sarà costruito anche grazie al contributo che esperti del settore hanno condiviso con i membri della commissione ambiente del Consiglio regionale, guidata da Stefano Baccelli (Pd), da mesi impegnata in un percorso di approfondimento sul tema.
Nelle sedute di martedì 26 e mercoledì 27 aprile, sono stati ascoltati Roberto Cavallo, vicepresidente del comitato tecnico-scientifico per l’implementazione del Piano nazionale prevenzione rifiuti; Patrizia Gentilini, del coordinamento nazionale Medici per l’ambiente e la salute; Livio Giannotti, amministratore delegato di Quadrifoglio; Simonetta Tunesi, chimico ambientale; Francesco Cipriani direttore dell’Azienda Regionale Sanitaria Toscana; Enzo Favoino, coordinatore del comitato scientifico Zero Waste Europe; Raphael Rossi, esperto in progettazione di sistemi avanzati sulla gestione dei rifiuti; Roberto Udisti, dipartimento di chimica dell’Università di Firenze.
“Sono state due giornate di confronto e dibattito proficuo per le scelte programmatiche della nostra regione” ha detto il presidente Baccelli. “Faremo tesoro dei dati consegnati che se da un lato disegnano una Toscana all’avanguardia, attenta a salute e ambiente, dall’altro ci obbligano a scelte coraggiose che intendiamo adottare su basi e analisi scientifiche”. Come quelle fornite da Ars, per esempio, secondo la quale una “discarica controllata e un incenerimento di nuova generazione, minimizzano l’impatto ambientale e sanitario mentre traffico e industrie producono emissioni più inquinanti”. In particolare la Piana Fiorentina ha una concentrazione di Pm10, Pm2.5 e Pm1 derivanti da traffico e combustione, e quello di biomassa pare essere un “problema emergente”. Da qui la proposta del vice capogruppo Pd Monia Monni di “lavorare anche sulle certificazioni di aziende e impianti che oggi sfuggono al controllo pubblico. Il Piano dei rifiuti sarà evoluto e innovativo”. “La raccolta differenziata deve essere strumento e non obiettivo” ha detto parlando di tariffa puntuale come “stimolo anche per chi non ha un’anima green”.
La commissione sta inoltre lavorando ad un documento che il presidente Baccelli auspica “largamente condiviso”.