Forestali, Anselmi: “Nessun dubbio su attenzione della Regione”

“Il territorio è una risorsa. Una fonte di ricchezza, economica e professionale, inestimabile. Trovare nel demanio le risorse per il suo mantenimento, è condivisibile e auspicabile. Non mi risulta, però, che il canale sul delicato tema dei forestali, aperto con la Regione, si sia mai interrotto. Se ci sono dei limiti nel dialogo, ci attiveremo pur nel rispetto delle diverse prerogative”. Lo ha dichiarato il presidente della commissione agricoltura in Consiglio regionale, Gianni Anselmi (Pd), al termine dell’audizione di oggi (28 aprile), con i rappresentati sindacali Cgil, Cisl e Uila della Toscana. Un incontro stimolato da alcuni consiglieri, e tra questi il capogruppo Sì-Toscana a sinistra Tommaso Fattori, all’indomani dello sciopero dello scorso 23 marzo indetto, tra l’altro, per capire i meccanismi finanziari che la Regione intende adottare per assicurare il regolare pagamento degli stipendi agli oltre 500 operai.
I due punti da “sciogliere” a detta del presidente della commissione, riguardano la “parte istituzionale” e la “parte finanziaria”. Sulla prima Anselmi ha ricordato la “fase transitoria e le scelte adottate”, tra queste il passaggio delle competenze alle unioni dei Comuni che i sindacalisti hanno “fortemente stigmatizzato” e sulle quali chiedono una “visione unitaria da parte della Regione”. Sulla parte finanziaria il tema vero, a detta del presidente, è come “strutturalmente si intenda lavorare per assicurare i salari”. Da qui l’osservazione che il tavolo istituzionale che i sindacalisti auspicano possa tornare a pieno regime in tempi brevi, non sia “estemporaneo”. “Non deve essere un appuntamento annuale per gestire un’emergenza, ma piuttosto un mezzo per approdare ad un modello di sistema in cui esigenze e bisogni siano in equilibrio”, ha concluso Anselmi. La richiesta avanzata da Giampiero Giampieri (Fai Cisl Toscana), Guglielmo Gambini (Flai Cgil Toscana) e Triestina Maiolo (Uila Toscana), di dare seguito al tavolo istituzionale deciso insieme all’assessore Marco Remaschi, è stata giudicata di “buonsenso” da Tommaso Fattori. “Al di là delle problematiche legate al lavoro, è importante riflettere su tutela e gestione di un settore strategico, impegnato su oltre il 50 per cento del territorio”. La Toscana è, infatti, la regione più boschiva d’Italia e gli operai forestali lavorano su una superficie di oltre 110mila ettari. “Disciplinare il livello diventa quindi essenziale – a detta di Marco Niccolai (Pd) – per definire funzioni e compiti del settore”. Per Roberto Salvini (Lega), la mancanza di una “industria forestale in Toscana, significa buttare via il 50 per cento del nostro potenziale”. Da qui l’esortazione a fare una “buona legge”. “Il settore ha bisogno di una progettazione a lungo termine” ha detto Irene Galletti (M5s), secondo la quale “gestione del patrimonio e tutela occupazionale sono temi inscindibili”.