
Sciopero regionale di tutto il settore pubblico in Toscana martedì prossimo. A proclamarlo Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa: la mobilitazione riguarderà, per l’intera giornata o turno di lavoro, gli oltre centomila dipendenti dei settori sanità, enti locali, Regione, Ministeri, Enti pubblici non economici, servizi socio-sanitari privati. Salvi ovviamente i servizi essenziali previsti dalla legge.
I sindacati toscani, in particolare, chiedono il rinnovo dei contratti nazionali, aumentando le retribuzioni ferme da oltre 6 anni, valorizzare i contratti di settore, rilanciare la contrattazione decentrata, superare i vincoli della legge Fornero sulle pensioni e sbloccare il turnover; rafforzare il confronto regionale e aziendale sugli effetti della riforma del sistema socio sanitario della Toscana per valorizzare il lavoro e migliorare la qualità dei servizi; garantire il posto di lavoro nei cambi di appalto e nei processi di riorganizzazione e un piano di assunzioni per mantenere la qualità e quantità dei servizi erogati e ridurre le liste di attesa in sanità; aprire il confronto con la Regione sull’assetto istituzionale e delle funzioni, per scongiurare le pesanti ricadute occupazionali e sui servizi ai cittadini e alle imprese prodotte dalla riforma della pubblica amministrazione, che dopo le Province toccherà uffici e lavoratori di Prefetture, Camere di commercio, Ministeri, Inps, Inail. La manifestazione si snoderà per le vie del centro di Firenze con concentramento alle 9.30 in piazza Indipendenza e comizi finali in Santissima Annunziata dove interverranno Marco Bucci, segretario regionale Cisl-Fp, Mario Renzi, segretario regionale Uil-Fpl e Rossana Dettori, segretario generale Fp-Cgil Nazionale, cui saranno affidate le conclusioni.