Giovani in agricoltura, Irpet: “In tre anni maggior Pil di 173 milioni e oltre 6 mila posti di lavoro”

L’Irpet ha svolto una ricerca sull’impatto nell’economia regionale delle misure del programma di sviluppo rurale destinate ai giovani che scelgono di avviare nuove aziende agricole. Il report è stato presentato oggi in sala Pegaso durante l’iniziativa Sogno un futuro al centro della Terra, che ha visto la partecipazione del presidente Enrico Rossi e dell’assessore Marco Remaschi, oltre a tanti giovani e ai rappresentanti delle associazioni professionali agricole. Fra i dati di maggior rilievo che emergono dalla ricerca c’è il fatto che le imprese condotte da giovani mostrano maggiore produttività. In totale in Toscana sono infatti presenti circa 72 mila imprese agricole, quelle condotte da giovani (età fra i 20 e i 40 anni) sono 6600 pari al 9% del totale.
La quota di produzione di queste aziende è del 16,2 per cento, vale a dire che la produttività di questa categoria è superiore del 7 per cento rispetto alla media di tutte le imprese agricole. Riferendosi all’ultimo bando, quello del 2015, Le imprese potenzialmente finanziabili con i fondi messi a disposizione dal Programma di sviluppo rurale sono 686. Queste faranno nei prossimi anni investimenti di circa 136 milioni, dei quali 69 milioni coperti dai contributi pubblici. Complessivamente a livello regionale si calcola che, nei prossimi tre anni, grazie a queste misure, si attiverà un Pil di 173 milioni, 6073 unità di lavoro e 56 milioni di reddito disponibile.
L’Irpet conclude che “Un vantaggio di questo bando è quello di amplificare gli effetti economici ancor più delle politiche dirette di spesa: infatti la spesa pubblica promuove la spesa privata ed insieme concorrono alla produzione di reddito e occupazione. Si è visto che le imprese agricole giovani sono mediamente più produttive: Il ricambio generazionale indotto dal bando ha l’effetto di aumentare la produttività del settore agricolo regionale con vantaggi competitivi nei confronti dei concorrenti internazionali. Il bando ha anche un effetto culturale e territoriale: l’avvicinamento dei giovani all’attività agricola intesa non solo come semplice attività economica porta ad un recupero e valorizzazione del territorio. L’intervento permette di aumentare il ruolo del settore agricolo nel sistema economico regionale con effetti sulla diversificazione settoriale ed allargamento delle prospettive di sviluppo”.
L’intervento del presidente Rossi
“L’attenzione ritrovata dei giovani per l’agricoltura è importantissima, in particolare per una regione come la nostra.” Così il presidente Enrico Rossi si è espresso oggi in relazione all’iniziativa realizzata in sala Pegaso alla quale hanno partecipato molti giovani che hanno scelto la terra per il loro futuro e sono stati finanziati con i bandi della Regione Toscana. “Abbiamo – ha detto Rossi – supportato questa scelta con politiche forti. Avevamo emesso un bando con una dotazione di 40 milioni di euro, che abbiamo alzato a 100 milioni perchè le domande sono state moltissime. In questo modo circa 700 imprese giovanili – ha continuato Rossi – avranno i nostri contributi e questo produrrà, nell’arco di 3 o 4 anni, un aumento dell’occupazione nel settore di circa 6 mila posti” “E’ un fatto straordinario – ha aggiunto Rossi – perchè la Toscana si fonda sull’agricoltura, in termini di paesaggio e di identità, oltre che per un gran numero di produzioni Dop e Igp. L’ultima è quella del pane Toscano – ha continuato – e anche questo produrrà i suoi buoni effetti”.
Rossi ha inoltre sottolineato l’importanza della scelta della terra. “E’ molto bello – ha detto – che i giovani riscoprano questa attività dopo anni nei quali sembrava che i soldi si facevano solo scommettendo in borsa. E’ bene che si ritrovi la passione di produrre ciò che è essenziale per la vita, noi in fondo siamo quello che mangiamo, e ci si misuri con i valori e non solo con il profitto che deriva dalla finanza.” Rossi ha concluso ribadendo il suo giudizio che i giovani non siano “choosie”. “Se vengono create le condizioni – ha concluso Rossi – i giovani sono ben felici di affrontare anche lavori pesanti, e non mi riferisco solo alla terra, ma anche, ad esempio, all’impegno nella sanità. L’importante è che la società li supporti. Penso che la scelta dei giovani per l’agricoltura porti buone prospettive per il futuro della Toscana e noi dobbiamo sostenere questi giovani”.
Remaschi promette nuove agevolazioni
“Ascoltarvi è una grande soddisfazione, dà la misura di quanto bisogno ci sia di ricambio generazionale in agricoltura”. Così l’assessore all’agricoltura Marco Remaschi si è espresso oggi in sala Pegaso rivolgendosi ai giovani che hanno raccontato perchè hanno scelto la terra per il loro futuro. “Dobbiamo continuare a lavorare – ha proseguito Remaschi – perchè i consumatori siano consapevoli delle loro scelte in campo alimentare. Devono essere consci – ha continuato – che i prodotti della nostra terra hanno una storia e un valore aggiunto maggiore”.
Poi Remaschi ha affrontato il tema del credito per le aziende agricole. “Dobbiamo aiutare – ha detto – le nostre aziende a strutturarsi, affinchè siano competitive e producano reddito. Insieme al presidente Rossi stiamo lavorando per sostenere quelle aziende che non hanno grandi opportunità di avvicinarsi al settore bancario per avere il credito necessario alle attività. nelle prossime settimane – ha concluso – credo che potremo essere in grado di affincare alle misure e sottomisure del Programma di sviluppo rurale, anche altri strumenti finanziari per le imprese.”