
Meno investimenti per l’antincendio boschivo, protestano i sindacati. A parlare è Fabrizio Ciuffini, segretario generale della Fns Cisl: “La Toscana – dice Ciuffini – risulta essere la regione con la maggior superficie boschiva e forestale del nostro Paese, ma nonostante questo pare che riguardo ad una importante attività, da assicurare particolarmente nella stagione estiva (ormai alle porte), le prospettive di attenzione siano scadute e che anzi si assista ad un disinvestimento nelle attività definite Aib. Serve fare attenzione anche ad altri aspetti della questione; organizzarsi e attivare una serie attività di prevenzione e spegnimento incendi boschivi significa anche investire sulla tutela del territorio nelle necessarie azioni contro il dissesto idrogeologico. La manutenzione della superficie forestale e boschiva in toscana è ormai sofferente da anni ed è causa, insieme a scelte di politiche locali talvolta sbagliate, di un degrado che poi scontiamo nei periodi diversi dall’estate, con alluvioni e frane diffuse che ormai sono divenute consuetudine nel vivere dei cittadini sul territorio”.
“Alcune scelte – prosegue Cinquini – paiono andare quindi nella direzione opposta a quelle che invece servirebbe ottimizzare. Le regioni – e tra queste anche la nostra – sono titolari dell’attività di cui trattiamo per effetto delle legge decisa negli anni passati che demandava a tale livello istituzionale una attività che invece era prima dello Stato. Le regioni dovevano organizzarsi in tal senso con proprie strutture operative ma questo, per mille ragioni, non è poi avvenuto. In tale contesto – e la Toscana è rispondente a questo – si è fatto ricorso alla preziosa opera degli operai forestali che però non sono mai stati in numero sufficiente per assicurare tale diffusa attività per un territorio vasto come il nostro. La Regione stipula quindi, da sempre, convenzioni annuali con il Corpo forestale dello stato e con il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, per assicurare aspetti fondamentali di tale servizio Aib, in particolare in aree dove la Regione risultava maggiormente carente. Adesso, alle porte dell’estate 2016, ci troviamo con una importante vertenza delle categorie che organizzano sindacalmente gli operai forestali, rispetto alle intenzioni della Regione di tagliare la spesa in questo particolare ambito. Ma i tagli riguardano anche la spesa per le convenzioni con Corpo Forestale e Vigili del fuoco di cui sopra descritto. Non bastasse ciò siamo di fronte ad una scelta del governo centrale che vede sopprimere il Corpo forestale dello stato, che quindi affronterà l’estate con una grave incertezza in più del solito”.
“E’ di questi giorni – si legge sempre nella nota – l’informazione alle sigle sindacali dei Vigili del fuoco, da parte della direzione regionale, che la Regione Toscana propone di diminuire il budget di spesa per la convenzione Aib, non chiedendo più di assicurare come negli anni scorsi lo specifico presidio durante l’estate sull’isola di Capraia e sull’Isola d’elba. Per queste ragioni abbiamo espresso anche al direttore regionale dei Vigili del fuoco la nostra contrarietà alla partecipazione dei lavoratori del corpo all’attività Aib così come proposta. Con il ridotto numero di appartenenti al corpo in Toscana – rispetto agli organici necessari – e con un parco automezzi sempre più vetusto, non è pensabile partecipare anche ad attività organizzate in modo maldestro con semplici calcoli ragionieristici fatti a tavolino da qualche burocrate di turno. I cittadini devono però sapere cosa avviene perché queste attività sono cose che li riguardano e compito del sindacato non è solo quello di tutelare interessi di parte ma anche quello di partecipare attivamente all’ottimizzazione della spesa pubblica e dei servizi erogabili. Queste scelte invece non sono discusse con nessuno ma calate dall’alto con una sola offerta: prendere o lasciare. Speriamo soltanto che la natura sia clemente e che – di fronte a queste debolezze dell’uomo – non ci faccia trovare di fronte a scenari difficilmente contrastabili”.