
1500 errori ogni anno nelle strutture sanitarie regionali, nonostante dal 2003 esista il Centro regionale per la gestione del rischio clinico e la sicurezza del paziente.
Prende spunto da questi numeri e dal grave episodio di Lucca l’interrogazione presentata dal capogruppo dei Cinque Stelle in Regione Andrea Quartini, insieme a Giacomo Giannarelli. “Il problema non è l’errore umano del singolo operatore, i cittadini dovrebbero preoccuparsi del sistema di gestione. I casi di malasanità vanno valutati a freddo, le dichiarazioni e le scelte amministrative fatte a caldo sono sbagliate e in sanità sbagliare è più pericoloso che in altri ambiti. Le indagini sul caso dell’operazione al rene sbagliato, effettuata a Lucca, stanno raccontando di un percorso chirurgico dove è mancato il rispetto delle Raccomandazioni ministeriali e dello staff del rischio clinico della regione, per la corretta identificazione dei pazienti e della procedura. Entrambi gli aspetti esplicitano un problema di sistema e modello: se si continua a far finta di niente si è doppiamente colpevoli – segnala Quartini – Il personale medico e sanitario che vive la quotidianità del servizio conosce le falle di questo sistema: ad esempio una digitalizzazione, pagata a caro prezzo dai cittadini sottoforma di tickets aggiuntivi, che per la fretta di essere raccontata dai politici è un limite reale all’efficienza del servizio. Quando per vedere una lastra devo avere un computer e questo è impallato o occupato dalle altre decine di operazioni che vi devono transitare di chi è la responsabilità? Per noi di chi ha mancato di pianificare i flussi di lavoro e dotato i reparti del numero di pc funzionale a gestire le incombenze previste: quei vertici delle Aziende sanitarie nominati dalla giunta. Dovremmo curarci più della quotidianità dei servizi, studiarne le fasi e presentarne riorganizzazioni mirate al miglioramento del sistema, e meno di creare sistemi di governo a molti piani dove chi sta all’attico non conosce nemmeno l’odore di una sala operatoria”.