Ok in commissione alla relazione 2015 del difensore civico regionale

Non solo apprezzamento per i risultati conseguiti nel 2015, ma anche un impegno a sostenere ogni iniziativa che valorizzi il ruolo del difensore civico regionale, a salvaguardia dei diritti dei cittadini nei confronti delle pubbliche amministrazioni e degli enti che gestiscono servizi pubblici.
E’ questo il senso della proposta di risoluzione licenziata a maggioranza dalla commissione affari istituzionali, presieduta da Giacomo Bugliani, al termine dell’audizione con Lucia Franchini, che ha illustrato l’attività svolta lo scorso anno. Il consigliere Gabriele Bianchi si è astenuto.
Sono 1912 le pratiche aperte nel corso dell’anno, delle quali 228 nell’area istituzionale. Un numero rilevante (nel 2014 erano 125), costituito in gran parte da consiglieri comunali di opposizione che faticano a vedere riconosciuto il proprio ruolo nel Consiglio.
Il Difensore civico regionale si è soffermato, in particolare, su alcuni punti critici sollevati dalla sua relazione, quali, ad esempio, la presenza sul territorio, il rapporto con le associazioni dei consumatori, la scarsa conoscenza delle sue funzioni nella fasce più svantaggiate della popolazione.
E’ in questa prospettiva che Lucia Franchini, tra l’altro, ha invitato il Consiglio ad intervenire sulla legge regionale sul bollo auto, dopo la sentenza 228/2012 della Corte costituzionale sul non pagamento in caso di fermo amministrativo del veicolo. “Ho già predisposto una proposta di legge in questo senso – ha precisato il presidente Bugliani – La pronuncia della Corte costituzionale la rende di fatto necessaria”.
Nella proposta di risoluzione licenziata dalla commissione, oltre all’impegno di valutare intese con l’associazione nazionale dei comuni italiani (Anci) e con gli enti locali per rafforzare la presenza diretta o indiretta della difesa civica sul territorio regionale, si ribadisce la piena autonomia della struttura nella gestione dell’attività, con adeguate risorse economiche, sociali, strumentali e valorizzando le professionalità esistenti, nella prospettiva di una rivisitazione legislativa e regolamentare per unificare le figure di tutela.
La proposta di risoluzione sarà all’esame del Consiglio regionale nella prossima seduta del 17/18 maggio.