
La difesa del suolo sarà guidata da un’unica strategia per tutta la Toscana: nel 2016 partiranno 200 interventi molti dei quali si concluderanno nel prossimo triennio per un totale di 195 milioni di euro. E’ quanto stabilisce il nuovo documento operativo per la difesa del suolo approvato stamani dalla giunta regionale che segna il nuovo approccio al tema della mitigazione del rischio idraulico programmando opere per 170 milioni (già finanziati) e aggiungendo nuove risorse per 25 milioni che andranno a finanziare un ultimo pacchetto di interventi. A Lucca in particolare sono previsti 16 interventi per un totale di 4,2 milioni di euro, il più significativo dei quali è la sistemazione di una frana a Barga per 570mila euro.
“Abbiamo mantenuto gli impegni – ha commentato il presidente Enrico Rossi –. Come avevamo annunciato, la difesa del suolo è per noi una priorità e con questo punto fermo abbiamo dato corso a un programma ingente di opere e di risorse che intereseranno tutta la Toscana contenute nel provvedimento operativo approvato oggi. Dopo il documento sull’erosione, il documento di oggi chiude la programmazione di una materia così delicata e importante connessa all’assetto idrogeologico della Toscana”.
“Con questo documento – ha detto l’assessore all’ambiente Federica Fratoni – decliniamo il concetto di resilienza sia nella parte preventiva, tramite la realizzazione di interventi, sia nella parte gestionale, con il finanziamento di un importante monitoraggio in tempo reale di tutti i movimenti franosi realizzato da Università di Firenze e Lamma e con la disseminazione di buone pratiche grazie al coordinamento e al finanziamento dei contratti di fiume”.
Gli studi
In particolare, nei 25 milioni di risorse fresche appena stanziate, 10 milioni sono per le opere attuate direttamente dalla Regione, 13 milioni per quelle attuate dagli Enti locali, e il rimanente della somma viene destinano a studi di implementazione delle conoscenze. Tra questi, si segnala lo studio portato avanti dall’Università di Firenze, dipartimento di scienze della terra in collaborazione con il Lamma per monitorare da satellite i movimenti franosi e le strutture arginali su tutta la Toscana e l’altro che servirà a dare impulso ai contratti di fiume istituendo un tavolo regionale con lo scopo di mettere a disposizione risorse per sviluppare questa preziosa attività sul territorio.
L’attività dei Consorzi di Bonifica
Nella strategia unica di difesa del suolo delineata dal Documento operativo è compresa anche la manutenzione ordinaria e straordinaria dei corsi d’acqua già finanziata dai Consorzi di Bonifica per un totale di 16 milioni di euro che vanno a aggiungersi ai 190 milioni. L’attività contenuta nel Documento operativo e la gestione stessa dei lavori dei Consorzi sarà sovrintesa da un protocollo tra Regione Toscana, Anci e Anbi che sarà firmato nei prossimi giorni.