
“Le competenze della Regione Toscana in materia di credito non comprendono un ruolo attivo nei processi di trasformazione degli istituti di credito”. Così l’assessore regionale all’economia Stefano Ciuoffo ha risposto a un’interrogazione, presentata dal consigliere regionale Claudio Borghi, in merito “all’evoluzione del sistema creditizio toscano a seguito della riforma delle banche di credito cooperativo approvate dal governo Renzi”. Ciuoffo ha usato toni rassicuranti, affermando che “non c’è alcuna ragione che la banca, anche trasformata in spa, cambi il mercato di riferimento sul quale ha costruito la propria attività”. E, ancora: “la Regione Toscana, pur non avendo competenza in materia di credito, ritiene che non ci sia motivo di mettere in discussione che operazioni di aggregazione e trasformazione avvengano nella massima trasparenza”.
Borghi nell’interrogazione aveva chiesto se la Regione Toscana fosse informata della trasformazione da Bcc a spa della Banca di Cambiano e del processo di aggregazione che vede coinvolte le altre Bcc toscane, se “non ritenga opportuno monitorare approfonditamente questi processi, per scongiurare il rischio anche minimo del verificarsi di condizioni pregiudizievoli per il normale e corretto operare dei detti istituti e per la salvaguardia del ruolo degli stessi nei confronti del territorio di riferimento”, oltre ad impegnarsi affinché queste operazioni “avvengano nella massima trasparenza”.
Il consigliere Borghi si è detto non soddisfatto della risposta dell’assessore. “E’ vero che alla Regione non spetta la vigilanza, ma se chi deve farlo non lo fa, sarebbe necessario porsi il problema di una questione che può avere una grande ripercussione sul territorio – ha detto Borghi -. La sparizione dei risparmi dei cittadini non ha effetti meno gravi di un allagamento, per questo sarebbe auspicabile un interessamento”.