
Vini, vidi, vici. Parafrasando la nota frase di Gaio Giulio Cesare, in Italia il vino è letteralmente il primo passo verso una vittoria che, mese dopo mese, non finisce di stupire neanche gli esperti del settore. Stando ai dati raccolti dall’Istat, infatti, la produzione di vino in Italia, e nello specifico in regioni come la Toscana, è in grande aumento e non accenna a fermarsi: merito dei tanti ettari dedicati alla vitivinicoltura e ad un export particolarmente vivo.
Toscana e vino: i dati raccolti dall’Istat
In Toscana, secondo le rilevazioni dell’Istat, la produzione dei vini Dop ha fatto registrare un boom notevole, superiore alla già ottima media nazionale che, però, si ferma al +5 per cento: stando ai numeri sottolineati dal noto istituto di ricerca, infatti, la Toscana ha prodotto ben 2,8 milioni di ettolitri in più rispetto allo scorso anno, andando così a segnare un nuovo record storico nella suddetta regione. In tutto questo, a godere dell’aumento del comparto di produzione è stato soprattutto il vino rosso, oramai un autentico vanto toscano (90% dei vini prodotti nella regione), ma anche i vini Igt, con un aumento del 30% rispetto la produzione dell’anno precedente.
Export e vini: come ottimizzare il processo
Aumento di produzione significa aumento di vendite: che si tratti di export europeo o di spedizioni entro i confini italiani, ciò che conta è stabilire una metodologia per spedire il vino in sicurezza, soprattutto per le cantine più piccole che spesso non hanno una struttura interna che si dedichi a questi compiti. Il modo migliore, in questo senso, è procurarsi delle scatole apposite che possano assicurare la tranquillità di una spedizione ben protetta: ad esempio, sul web si possono reperire delle ottime scatole per bottiglie di vino su portali web specializzati come Ratioform: in questo modo si può anche spedire il vino in tutto il mondo e in piena sicurezza, così da diffondere ulteriormente il successo dei vini made in Tuscany. Ovviamente sarà necessario anche dotarsi di un apposito sito web, visto che oramai anche il mercato vinicolo si sta trasferendo principalmente sulla rete, con un aumento significativo delle vendite anche per i piccoli gestori, che sono riusciti ad aumentare la propria visibilità grazie alla vetrina digitale.
Bottiglie aperte: come conservare i vini?
Una volta aperto, il vino perde progressivamente la sua fragranza e quel gusto che lo rende così speciale appena stappato. Eppure non si può certo fare a meno di aprire le bottiglie, senza per questo doverle per forza terminare durante una singola cena: il vino, infatti, va innanzitutto gustato nel tempo. E per risolvere questo problema, una start-up americana ha realizzato una bottiglia hi-tech chiamata Kuvee, che permetterà di conservare il vino in una comoda bottiglia tecnologica contenente a sua volta alcune mini-ricariche in alluminio (per evitarne l’ossidazione): basterà selezionare sul touch-pad del Kuvee il vino desiderato, e dal tappo uscirà magicamente il vino prescelto.