Carenze del personale Ata, i sindacati lanciano l’allarme

13 luglio 2016 | 13:22
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Carenze del personale Ata, i sindacati lanciano l’allarme

Scarseggia il personale Ata nelle scuole toscane. A lanciare l’allarme questa mattina (13 luglio), con numeri del ministero alla mano, Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals Confsal Toscana.

In cinque anni infatti a livello regionale gli alunni sono cresciuti di 21.096 unità (dai 461.927 dell’anno scolastico 2011-2012 ai 483.023 del 2016-2017), gli alunni disabili di 2.355 unità (dai 10.202 del 2011-2012 ai 12.557 del 2016-2017), e le classi di 965 unità (dalle 20.826 del 2011-2012 alle 21.791 del 2016-2017). A fronte di questi considerevoli aumenti, in questi cinque anni l’organico Ata è cresciuto solo di 89 unità (la dinamica dei numeri ha visto una crescita di organico Ata fino al 2014: in quell’anno sono stati tagliati oltre 200 posti, oggi solo parzialmente recuperati a danno di altre regioni). Altri numeri che raccontano del calo del personale e del servizio offerto: il rapporto tra collaboratori scolastici e alunni nell’anno scolastico 2011-2012 era di uno a 57, oggi è di 1 a 60. E circa il rapporto tra collaboratori scolastici e alunni disabili, dall’anno scolastico 2011-2012 a oggi si passa da un rapporto di circa 1 a 1 a un rapporto di circa 1 a 1,5.
“La situazione della carenza strutturale del personale Ata nelle nostre scuole è ormai cronica – spiegano i membri dei sindacati – Le continue sollecitazioni dei sindacati non trovano ascolto né, tanto meno, una soluzione coerente e di lungo termine. Inaccettabile risulta essere il permanere del blocco delle assunzioni del personale Ata e le norme della finanziaria 2015 che impediscono le sostituzioni del personale assente per malattia: queste norme di apparente contenimento della spesa producono disservizi i cui costi sono di molto superiori al presunto risparmio e producono carichi di lavoro insopportabili sul personale che resta in servizio. Queste norme devono essere subito abrogate, come del resto ci era stato ripetutamente promesso. Le scuole vivono la quotidiana emergenza della carenza di collaboratori scolastici. Il profilo del collaboratore è molto articolato: servizi di pulizia, vigilanza, accoglienza, ausilio per gli uffici, supporto alle necessità dei docenti e degli alunni aperture prolungate delle scuole. A fronte di tutto questo – concludono i sindacati – i collaboratori devono gestire l’emergenza di sostituzioni, apertura di plessi con orari ‘flessibili’ ma che, nei fatti, significano turni spezzati, spostamenti continui da una sede all’altra”.
Secondo i sindacati, insomma, è a rischio anche la regolare apertura delle scuole a settembre.