
Quest’anno il Pegaso della Toscana è stato conferito alla memoria di Mario Leone e Loretta Montemaggi. Il riconoscimento è stato consegnato questa mattina (13 luglio) dal presidente Eugenio Giani, a conclusione della seduta solenne del consiglio regionale, alle figlie di Mario Leone, assenti invece i familiari di Loretta Montemaggi.
Dopo il conferimento, lo scorso anno a Lelio Lagorio e Elio Gabbuggiani, in qualità di primo presidente della regione e primo presidente dell’Assemblea toscana, in questa occasione, al secondo anno della decima legislatura, si è voluto celebrare coloro che vennero subito dopo.
Il secondo presidente della Toscana, Mario Leone, “seppe mantenere un profondo rapporto con la società civile – ha detto il presidente Giani –. Non era un politico di professione, era un imprenditore. In gioventù era stato membro supplente del comitato toscano di liberazione nazionale, a fianco di Ragghianti, e seppe poi essere il simbolo di quelli che erano stati i valori ispiratori della Resistenza. Quando divenne presidente della regione, nella fase conclusive a della seconda legislatura e poi nella fase iniziale della terza, seppe dare segni di grande apertura della allora giovane istituzione regionale”.
“Il Pegaso che oggi consegniamo alle figlie di Mario Leone, Raimonda e Cinzia, è il segno dell’impegno del loro padre nella regione Toscana”.
Giani ha poi ricordato la figura di Loretta Montemaggi, che fu presidente del consiglio regionale, “prima donna al vertice dell’istituzione regionale”. Nella prima legislatura fu presidente della commissione cultura e della commissione sanità.
“Iscritta giovanissima al Partito comunista, fu particolarmente apprezzata proprio sul piano della rappresentanza istituzionale, consentì nell’aula istituzionale di parlare dei problemi della parità di genere. Dal 1975 divenne presidente, ruolo che svolse fino all’84. Applicò il suo impegno in regione, dove era apprezzata da esponenti della destra, come da quella che allora era la sinistra extraparlamentare”. Il Pegaso, come ha spiegato lo stesso Giani, sarà consegnato alla famiglia, con la quale sono stati già presi contatti nei giorni scorsi.