Aumento della tassa dei rifiuti, Cispel e Confindustria: ritirare provvedimento

“La giunta regionale ha presentato una proposta in Consiglio, che non è stata oggetto di confronto con le categorie economiche interessate e, oltre tutto, con tempi di discussione molto stretti, che prevede un aumento delle aliquote del tributo speciale per il conferimento in discarica, con incrementi anche del 50% sia per i rifiuti urbani che per i rifiuti speciali”. E’ l’allarme – insieme ad un appello alla Regione – lanciato da Confservizi Cispel e Confinustria Toscana.
“Una scelta incomprensibile e non condivisibile – attaccano – che non produrrà alcun effetto ambientale ma farà aumentare la tassa sui rifiuti (Tari) a carico delle famiglie e si scaricherà sui costi delle aziende toscane, riducendone la competitività in una fase economica ancora incerta. Esattamente il contrario di quello che ci si sarebbe atteso e che sarebbe utile per una politica di crescita. Il provvedimento è motivato sulla base dell’obiettivo di riduzione dell’utilizzo delle discariche, ma, a nostro giudizio, non potrà avere alcun effetto di politica ambientale. Infatti, il conferimento in discarica di rifiuti urbani e speciali in Toscana si è ridotto sempre in questi anni grazie ad un aumento costante di recupero di materia e di riciclaggio (ormai sopra il 50% per gli urbani e il 65% per gli speciali). L’uso della discarica che viene ancora fatto è legato alla mancanza di impianti di recupero energetico per i rifiuti, la cui realizzazione è molto spesso rallentata o bloccata da posizioni e scelte assolutamente non condivisibili, come nel caso del termovalorizzatore di Case Passerini. Il miglioramento costante del riciclaggio tuttavia non sarà certamente condizionato da questo tipo di ecotassa, che rischia soltanto di aumentare i costi. Gli obiettivi previsti dai piani da qui al 2020 saranno rispettati e non serve più la leva incentivante del Tributo speciale. La scelta della Regione di aumentare l’ecotassa non avrà, quindi, alcuna ricaduta ambientale e rischia solo di aumentare il prelievo fiscale. Per ridurre la discarica occorre fare urgentemente gli impianti mancanti e introdurre incentivi per il riciclaggio, come prevede il collegato ambientale approvato dal Parlamento. Chiediamo pertanto che la Regione ritiri questo provvedimento e apra un confronto con le parti interessate (Comuni, Ato, gestori dei rifiuti, imprese private) per definire un quadro organico di incentivi e disincentivi che orientino il mercato e non si limitino ad un aumento della tassazione su cittadini ed imprese”.