Poste, un mese di sciopero degli straordinari in tutta la Toscana

22 luglio 2016 | 10:26
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Poste, un mese di sciopero degli straordinari in tutta la Toscana

Mobilitazione unitaria da lunedì (25 luglio) al 24 agosto. Ad incrociare le braccia questa volta tutti i settori di Poste Italiane, dai portalettere agli sportellisti. “Una manovra per fare cassa – dicono i sindacati Cgil, Cisl e Uil – questo l’obiettivo del governo che nei giorni scorsi ha deciso di cedere il 35 per cento di Poste Italiane a Cassa depositi e prestiti, al cui interno sono presenti le fondazioni bancarie, competitor di Poste. Mentre per il restante 29,7% ha deciso un’ulteriore vendita in borsa, come avvenuto per il 35,3% già venduto lo scorso ottobre”. Scelte che, dicono i sindacati Slc-Cgil, Cisl-Slp, Uilposte, Failp-Cisal, Confsal e Ugl della Toscana, lascia molti dubbi sul futuro dell’azienda.

“Il governo così non solo si priverà di un’entrata sicura dovuta ai dividendi che Poste distribuisce agli azionisti – attaccano i sindacati – ma smantellerà di fatto un servizio pubblico che interessa milioni di cittadini, visto che Poste Italiane effettua ancora un servizio sociale e universale, con una presenza capillare in tutto il paese. La privatizzazione decisa dal governo compromette l’unicità aziendale e pone seri dubbi sul futuro della più grande azienda del nostro paese. Sono a rischio i settori più deboli come il recapito e la logistica, e regna incertezza nei settori più forti come il bancario e l’assicurativo visto che Cassa Depositi e Prestiti è, in parte, in mano alle fondazioni bancarie”.
“Le motivazioni dello sciopero nel mercato privati sono molteplici – si legge ancora nella nota – Prima tra tutte troviamo la carenza di personale negli uffici che impedisce la copertura delle postazioni di sportello, delle sale consulenza e dei ruoli specialistici, con ovviamente gravi ricadute sui lavoratori e sulla clientela. Tra le motivazioni troviamo anche strumenti ed attrezzature di lavoro obsoleti che rallentano le procedure di lavoro con postazioni lavorative spesso non a norma, budget irraggiungibili, carenza di mezzi idonei per lo spostamento dei lavoratori che di conseguenza sono costretti ad usare mezzi propri. Nel settore del recapito le motivazioni invece riguardano principalmente le notevoli quantità di giacenza di posta non recapitata nei tempi previsti, strumenti di lavoro mal funzionanti con manutenzione carente, mancato utilizzo del personale part-time ma anche e soprattutto il lavoro straordinario usato oltre alle casistiche previste dagli accordi, con richieste e pressioni comportamentali da parte dei responsabili.”
Per questo i Slc-Cgil, Cisl-Slp, Uilposte, Failp-Cisal, Confsal e Ugl della Toscana hanno deciso di scendere anche in piazza: mercoledì (27 luglio) è stata organizzata una manifestazione di protesta, che si terrà in piazza della Repubblica a Firenze.