
La funzione di esproprio per pubblica utilità torna in capo alla Regione, pur mantenendo la possibilità di delega ad altri soggetti istituzionali. L’intervento normativo, approvato a maggioranza dal consiglio regionale, rientra nell’ambito del riordino delle competenze provinciali avviato con la legge 22/2015, che ha attribuito all’ente regionale la competenza su alcune fattispecie di opere pubbliche.
Ad illustrare in aula consiliare la proposta di legge, sottolineando che “la funzione torna in carico alla Regione perché le Province sono state private di gran parte delle loro competenze”, è stato Stefano Baccelli, Pd, che è intervenuto in qualità di presidente della quarta commissione. Baccelli ha evidenziato che “i soggetti istituzionali che possono essere delegati sono Comuni, Città metropolitane ed anche consorzi di bonifica” e che la proposta è stata approvata a maggioranza dalla sua commissione e dal Consiglio delle Autonomie locali.
Elisa Montemagni, Lega Nord, ha annunciato il “voto negativo” ricordando che “eravamo contro l’abolizione delle Province” e che “la soppressione delle Province ha generato anche problemi di questo tipo”.