
Approvata a maggioranza la modifica alla legge regionale sulla conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico-ambientale della Toscana. Ad approvare la proposta è stato il Pd. Su 29 presenti, i voti favorevoli sono stati 19, i contrari 4 e gli astenuti 6. In via collegata alla modifica della legge sono stati approvati anche due ordini del giorno, uno del Pd e l’altro del Movimento 5 stelle.
Il testo riguarda il riordino delle funzioni in materia di conservazione e valorizzazione del patrimonio naturalistico-ambientale, resosi necessario in quanto il trasferimento alla Regione delle risorse umane e finanziarie delle Province è stato tale da non consentire più a questi enti l’esercizio di tali funzioni. In particolare sono state trasferite alla Regione l’istituzione e la gestione delle riserve naturali e il rilascio dei nullaosta per interventi e progetti, garantendo alle Province e alla Città metropolitana uno specifico ruolo nell’istituzione e nella gestione dei parchi regionali e confermando la possibilità di proporre nuove istituzioni e la partecipazione alle comunità dei parchi. In materia di biodiversità, invece, sono state riallocate alla Regione l’esercizio delle funzioni amministrative dei siti della Rete natura 2000, i piani di gestione dei siti medesimi e lo svolgimento delle attività di monitoraggio, mentre è stata introdotta per la Regione la possibilità di affidare lo svolgimento di attività gestionali delle riserve e della Rete natura 2000 ai Parchi regionali, ai Comuni e alle loro forme associate, anche in collaborazione con le associazioni di protezione ambientale.
Il nuovo assetto delle competenze interviene inoltre sull’organizzazione e la razionalizzazione del servizio volontario di vigilanza ambientale, in altre parole sulle Gav, assicurando l’omogeneità del servizio a livello toscano. Sono state apportate alcune semplificazioni al testo normativo che adesso riorganizza e snellisce il servizio delle guardie ambientali volontarie, riconfermando tuttavia l’importanza del servizio. La Regione mantiene sulle Gav le funzioni più significative, tra cui il registro dei soggetti abilitati e l’organizzazione dei corsi di formazione.
Ad illustrare in aula la proposta di legge è stato Stefano Baccelli, Pd, presidente della quarta commissione, il quale ha specificato che “il nuovo assetto mantiene le funzioni che erano in carico alle Province e lo stesso livello di partecipazione”, aggiungendo che “rispetto alla proposta originaria la Giunta ha modificato alcuni punti concernenti le Gav” e “come commissione le abbiamo accolte perché migliorative”.
Giacomo Giannarelli, M5s, ha sottolineato che “in commissione sono stati accolti anche alcuni nostri emendamenti, ma il giudizio rimane ugualmente negativo perché altri emendamenti, che noi ritenevamo importanti, sono stati bocciati”. Tali emendamenti, ha spiegato Giannarelli, “chiedevano di superare i legami tra le Gav e l’associazionismo”. Per quanto riguarda l’ordine del giorno del M5s, invece, il capogruppo ha evidenziato che esso chiedeva di rispettare “la tempistica di sei mesi dall’approvazione del presente atto per arrivare a un’organica riforma degli enti Parco”. A seguito di una modifica proposta avanzata da Baccelli del Pd ed accolta dallo stesso Giannarelli, tuttavia, la Giunta è stata impegnata a “garantire la presentazione, entro dodici mesi, di una proposta di riforma degli enti Parco regionali”.
Francesco Gazzetti, Pd, ha illustrato l’ordine del giorno del suo gruppo, affermando che “con questo si incrociano alcune richieste che pervengono dal mondo delle Gav” e aggiungendo che occorre “un monitoraggio rispetto all’applicazione della legge”. Gazzetti ha parlato della necessità che la Giunta riferisca nella commissione competente gli esiti di tale monitoraggio, nonché di “discutere in tale sede le eventuali proposte e le iniziative inerenti la razionalizzazione e il miglioramento della regolamentazione del settore”. Il consigliere, che ha auspicato che si raggiungano “i risultati e gli eventuali ulteriori progetti da realizzare per il raggiungimento delle finalità espresse dalla legge”, ha inoltre sottolineato la necessità di “valorizzare il ruolo svolto dalle Gav, anche prevedendo un coinvolgimento delle stesse nell’attuazione della riforma, mediante la predisposizione di adeguati meccanismi di coinvolgimento e consultazione”.
Tommaso Fattori, Sì Toscana a Sinistra, ha affermato che “rispetto alla proposta di legge ci asteniamo perché il testo è stato migliorato, specie per quel che riguarda le Gav” mentre “votiamo a favore dei due ordini del giorno”. I motivi che restano di perplessità, ha spiegato Fattori, “sono che la gestione dei territori dovrebbe essere finalizzata alla tutela e alla conservazione naturalistica per mettere al centro il tema della biodiversità mentre qui la gestione dei territori è volta alla promozione delle attività produttive ecocompatibili”. Secondo Fattori, inoltre, il rischio è che “si annullino i finanziamenti di specifici progetti”.
Ha concluso il dibattito Roberto Salvini, Lega Nord, secondo cui “tutta questa protezione di parchi, oasi e foreste, non ha salvaguardato la biodiversità, anzi oggi siamo di fronte al fatto che la biodiversità è venuta meno su tutto il territorio toscano”. Ha aggiunto Salvini: “I parchi dovevano essere il motore del rilancio economico della Toscana agricola e così non è stato”. La legislazione regionale, secondo Salvini, “è inadeguata” e sui parchi “va cambiata alla base la sua filosofia”.