Piani di area vasta: via libera con osservazioni dalla commissione regionale sanità

6 settembre 2016 | 14:23
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Piani di area vasta: via libera con osservazioni dalla commissione regionale sanità

Piani di area vasta: via libera con osservazioni dalla commissione regionale sanità, presieduta da Stefano Scaramelli (Pd). La commissione ha espresso parere favorevole a maggioranza (contrari i rappresentanti dei gruppi di opposizione) nella seduta di oggi (6 settembre). L’esame in commissione era iniziato il 28 luglio, con l’illustrazione dei piani.

Approvate a maggioranza anche le osservazioni del presidente, che ha dato “un giudizio complessivamente molto positivo sul lavoro svolto”. Nelle osservazioni, la richiesta di “garantire risposte appropriate rispetto agli obiettivi dati in modo omogeneo su tutto il territorio regionale, per un’equa distribuzione delle risorse e del personale, anche al di fuori dei centri principali”. Altro aspetto sottoposto osservazione, la necessità di “separare, nel calcolo delle strutture complesse sulla base del decreto ministeriale 70, le aziende universitarie da quelle territoriali: le prime ragionano in termini di fabbisogni formativi oltre che assistenziali, per questo i dati devono essere separati altrimenti si corre il rischio di indebolire le risorse degli ospedali territoriali”. Ancora, “una correlazione maggiore nel raggiungimento degli obiettivi tra le singole zone territoriali e quella che abbiamo definito come rete pediatrica regionale”.
I percorsi, prosegue Scaramelli, “sono ben tracciati, occorre quindi puntualizzare nei piani i cronoprogrammi e le scadenze entro le quali le direzioni pensano di attuare quanto previsto, dando luogo ai programmi e all’utilizzo delle risorse. Il piano – sottolinea il presidente – deve dare date e scadenze da sottoporre a verifica al termine del periodo di validità”.
Nel dibattito, i consiglieri hanno rappresentato le diverse posizioni dei gruppi di minoranza, che hanno espresso tutti voto contrario. “Piani tutti inseriti in una logica di de-finanziamento, di accettazione supina della mancanza di risorse”, ha osservato Paolo Sarti (Sì-Toscana a sinistra). “è stato fatto uno sforzo importante, ma non si supera l’equivoco di fondo: si continua a voler dire che, nonostante i tagli, i servizi saranno mantenuti. Intanto, nell’Area vasta sud si sono persi 600 posti letto dal 2013 al 2015. E i territori non sono pronti”, ha detto Stefano Mugnai (Forza Italia). Territori “deboli” anche secondo Andrea Quartini (Movimento 5 stelle): “Non gli si dà valore, accorpando i distretti. Gli ospedali di base vengono derubricati a ospedali di prossimità. E i posti letto secondono a 2,5 ogni mille abitanti, mentre in Europa sono 4,8”.