Terremoti, Segoni (Al): “Bene verifiche della Toscana, ora piano operativo”

“A pochi giorni dal sisma di Amatrice e a ridosso del 50esimo anniversario dell’alluvione dell’Arno, è doveroso riflettere sullo stato delle cose ma anche proporre soluzioni. La Regione Toscana ha fatto bene a fare una verifica sulle procedure di sicurezza dei 279 comuni toscani, adesso un programma di azione deve essere prioritario: sapere cosa fare e dove andare in caso di calamità naturale può fare la differenza tra vivere e morire”. E’ quanto dichiara il geologo e deputato di Alternativa Libera, Samuele Segoni a seguito dell’audizione del capo dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio alla Camera dei Deputati commentando l’iniziativa della Regione Toscana che ha fatto luce sull’assenza di un piano di protezione civile per ben 42 comuni della regione Toscana.
“Rossi potrebbe prendere spunto da una mia proposta, inserita nel disegno di legge di riordino della Protezione Civile approvata già alla Camera e in discussione al Senato – aggiunge – per istituire un programma di verifica e validazione dei piani comunali di emergenza per individuare e colmare eventuali lacune. Il Presidente potrebbe sfruttare i poteri sostitutivi che gli consentono di ottemperare agli obblighi dei sindaci inadempienti e sfruttare l’ottimo tessuto che abbiamo in Toscana, mettendo in rete centri di competenza della Protezione Civile, professionisti e settore accademico. In questo modo – conclude il deputato – sarebbe possibile validare i piani di emergenza comunale (ovvero verificare se sono veramente efficaci o se sono solo poche righe scopiazziate e disconnesse dalla realtà) ed eventualmente andare a fornire aiuto tecnico per revisionarli e aggiornarli se alcuni comuni mancano delle risorse umane e finanziare per provvedere in prima persona”.