Documento di economia e finanza regionale, ok in commissione affari istituzionali

22 settembre 2016 | 14:05
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Documento di economia e finanza regionale, ok in commissione affari istituzionali

Via libera al documento di economia e finanza regionale 2017. Questa mattina (22 settembre) in commissione affari istituzionali, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd), la proposta di deliberazione ha ricevuto parere favorevole a maggioranza con i sì del Pd e i voti contrari del Movimento 5 stelle e di Lega Nord.

Il Defr costituisce lo strumento essenziale per la programmazione annuale delle attività di governo, aggiornando annualmente gli obiettivi e le priorità regionali del Programma regionale di sviluppo (Prs). È inoltre, strumento di supporto all’avvio del processo di definizione del bilancio di previsione e della manovra finanziaria, che culmina, nel mese di ottobre con la presentazione della legge di bilancio e di stabilità contestualmente alla Nota di aggiornamento del Defr.
Alla commissione ha partecipato l’assessore regionale al bilancio, Vittorio Bugli. Il capogruppo Pd Leonardo Marras ha annunciato: “In aula presenteremo una proposta di risoluzione per indicare la direzione che vorremmo prendesse il piano regionale di sviluppo”. Il consigliere Gabriele Bianchi (M5S) ha motivato il voto contrario: “Il Defr – ha detto – parte zoppo, ci si trova ad agire in emergenza, critichiamo la mancanza di programmazione. Occorre un cambio drastico di tendenza con aiuti alle piccole e medie imprese e una redistribuzione della ricchezza”.
Il portavoce dell’opposizione Claudio Borghi (Lega Nord) ha definito il documento “divertente, una presa in giro. Ii numeri segnalano che di sviluppo non ce n’è. Si scopre – ha aggiunto Borghi – che le sofferenze imposte ai toscani non servivano”.
“Un documento che racchiude i soliti buoni auspici – ha detto il nuovo capogruppo Enrico Cantone (M5S) – ma la ripresa è insignificante. La regione Toscana decantata come la migliore, in realtà è la meno peggio. Si investe solo nelle grandi imprese, abbandonando a loro stesse le piccole e medie realtà”.