
Il Movimento 5 Stelle chiede di escludere i prodotti a base di olio di palma da tutti i punti ristoro di competenza regionale. La mozione, a prima firma Andrea Quartini, sarà in votazione nel prossimo Consiglio Regionale. “Dobbiamo preservare la popolazione, ed in particolare i più giovani, dal rischio obesità – spiega Quartini -, promuovendo stili di vita sani. In questa direzione va la nostra proposta di escludere i prodotti a base di olio di palma da tutti i punti ristoro presenti nelle strutture pubbliche regionali. Dai distributori automatici degli ospedali fino ai bar dei palazzi regionali, avremmo dato un segnale chiaro di indirizzo”.
“L’olio di palma – prosegue – contiene tra il 45 e il 55% di grassi saturi a catena lunga e provoca l’aumento del colesterolo. Solo dal 13 dicembre 2014 gli italiani hanno iniziato a poter vedere citata la presenza di questo ingrediente nelle etichette degli alimenti confezionati, perché prima veniva camuffato in un generico oli e grassi vegetali. Grazie ad una efficace mobilitazione dal basso, molte persone hanno iniziato a documentarsi sulla pericolosità dell’olio di palma e ad evitare l’acquisto di prodotti che lo contengono. Oltre al nostro organismo questa scelta di consumo critico aiuta anche l’ambiente perché ad oggi la sostituzione delle foreste con i palmeti, al fine di produrre questo olio, rappresenta il 4% delle emissioni globali di gas serra e provoca il rischio di estinzione di alcune specie animali tra i quali l’orangutan indonesiano”, conclude il Cinque Stelle.