
“Passare dalla parola al cambiamento per non giocarsi la credibilità”. Questa la sfida lanciata dal garante regionale dei diritti dei detenuti Franco Corleone, al convegno in onore di Alessandro Margara, Lo stato del carcere dopo gli Stati generali, aperto questa mattina a palazzo Panciatichi. Tra le proposte avanzate da Corleone per garantire dignità alla popolazione carceraria: “L’eliminazione degli sgabelli dalle celle, da sostituire con le sedie”; la “rimozione della terza branda”, il “finanziamento dei progetti per la realizzazione dei luoghi dell’affettività nei 18 istituti penitenziari toscani” e “l’apertura sia di biblioteche fruibili che non siano solo depositi di libri”, sia di “ampi refettori per favorire la socialità dei detenuti”.
Il garante nazionale Mauro Palma nel suo intervento ha toccato vari aspetti sullo stato dell’esecuzione penitenziaria in Italia. “Spesso – ha detto Palma – è caratterizzata nell’opinione comune da un pensiero regressivo” che la definisce “castigo meritato” o “soggetto in cura”. “Superata l’emergenza quantitativa, cioè l’affollamento in carcere – ha aggiunto Palma – è emersa la necessità di garantire la qualità della vita in carcere”. Palma ha evidenziato la necessità di sanare varie discrasie come la distanza “tra carcere raccontato e vissuto”, “tra la norma e la prassi con la necessità di applicare i regolamenti”, “tra il tempo esterno e quello detenuto che per esempio non può utilizzare le moderne tecnologie, restando fuori dal progresso”. Alcuni degli aspetti positivi, invece riguardano la questione del lavoro, molto più strutturata e il miglioramento delle garanzie di tutela dei bambini, figli di detenuti che si recano in visita negli istituti penitenziari.
Corleone ha ricordato l’imminente chiusura dell’ospedale psichiatrico di Montelupo, “il carcere manicomio criminale – ha detto – a breve scomparirà. Dobbiamo rivendicare che l’Italia è all’avanguardia e dobbiamo tradurre questa capacità nel coraggio di riformare il carcere”.
Tra gli interventi, il magistrato Fabio Gianfilippi su “I nodi irrisolti del carcere, la prospettiva del magistrato di sorveglianza nel rapporto con il garante per i diritti dei detenuti”; Katia Poneti e Saverio Migliori su “Salute in carcere: sezioni psichiatriche penitenziarie, tossicodipendenze, riduzione del danno” e “Trattamento rieducativo, percorsi di reinserimento e alternativa al carcere”.