
L’estate 2016 ha segnato un risultato molto positivo per i campeggi toscani. L’aumento dei pernottamenti si attesta al 3,8%, trainato in prevalenza dalla crescita dei visitatori stranieri (+ 4,8%), ma anche il dato sugli italiani è assai soddisfacente (+ 3,2%). È quanto emerge dalla rilevazione dell’Osservatorio per il turismo all’aria aperta, che ha realizzato un’indagine che ha coinvolto campeggi, agricampeggi e aree di sosta operanti in Toscana. L’aumento si manifesta in maniera sensibile nelle strutture tradizionali mentre per quelle alternative, come gli agricampeggi, la crescita è quasi nulla (+ 0,1%). Il fatturato cresce più delle presenze, nella misura del 6,2%. Collegando il risultato alla variazione dei flussi per origine si può ipotizzare una maggiore propensione alla spesa del turista straniero, in particolare nelle aree interne della regione. Il settore balneare, che rappresenta la parte preminente dei flussi nei campeggi toscani, registra un aumento del 3,3% delle presenze e del 6,1% del reddito, quindi quasi in linea col dato generale.
Aumentano, invece, in modo sensibile le aree che più rappresentano il carattere di toscanità: arte, campagna, collina segnano un + 9,3% di presenze. Tra le province crescono più della media Firenze (+12,4%), Siena (+8,5%) e Grosseto (+ 7,5%). In diminuzione Arezzo (- 1%) e Massa Carrara (-1,8%). Lucca (+ 2,4%), Livorno (+ 1,8%), Pisa (+ 1,3%) e Pistoia (+ 1%) aumentano ma meno della media. Buono il dato dell’Isola d’Elba (+ 5,1%). Per ciò che concerne le presenze per origine, il buon risultato dei flussi dall’estero è legato alle ottime performance di Firenze (+13,2%) e Siena (+10,5%), segnalando in modo forte come siano state le città d’arte il principale attrattore del flusso Open Air verso la Toscana, mentre per gli italiani il forte aumento dei pernottamenti nella provincia di Grosseto (+ 8,6%) conferma il valore di attrattività per il turismo costiero