
Ha ricevuto voto favorevole all’unanimità una mozione, presentata dai consiglieri del gruppo Sì-Toscana a Sinistra Tommaso Fattori e Paolo Sarti, in merito alla prossima gara d’appalto concernente i servizi di portierato-reception, centralinista, autista e presidio presso l’autofficina regionale. La proposta ha avuto consenso unanime dopo una modifica apportata da un emendamento presentato, oltre che da Fattori e Sarti, da Leonardo Marras e da Marco Niccolai (Pd).
L’atto impegna la giunta regionale affinché nel nuovo appalto sia inserita la clausola sociale per tutti i lavoratori dell’appalto in essere, che preveda la loro riassunzione e norme di salvaguardia rispetto alle tutele economiche e contrattuali. L’impegno inoltre è affinché il governo regionale “valuti che la retribuzione oraria tenga conto dei trattamenti economici e normativi a parità di lavoro svolto”, affinché “la base d’asta del capitolato non risulti inferiore all’importo precedente e tanto meno il monte orario sia inferiore a quello attuale”, e “si proceda con la cosiddetta contrattazione d’anticipo”, vale a dire la negoziazione anticipata e il coinvolgimento preventivo delle organizzazioni sindacali.
Un atto dovuto per questi lavoratori, ha spiegato Fattori illustrando la mozione all’aula, anche perché il nuovo codice degli appalti “prevede che per i servizi ad alta intensità di manodopera si possano inserire clausole sociali per garantire la stabilità dei lavoratori”. Marco Niccolai (Pd) ha illustrato l’emendamento annunciando il voto favorevole del suo gruppo. Gabriele Bianchi (M5S) ha annunciato voto favorevole. “Ci auguriamo un’inversione di tendenza rispetto a quella che è ormai la prassi – ha detto -. Si taglia sempre sul personale e sugli stipendi dei più deboli e non si riconosce loro l’anzianità”. Anche per Paolo Bambagioni (Pd) “è necessario che il governo della Toscana dia il buon esempio a prescindere dalle questioni di bilancio, perché siamo davanti a una battaglia di principio, che è quella di garantire dignità ai lavoratori”. Voto favorevole da parte della Lega è stato annunciato da Claudio Borghi, secondo il quale “dobbiamo smetterla di considerare come stella polare lo svilimento del lavoro e il ribasso continuo e del salario. Poi è inutile che ci stupiamo che non abbiamo crescita, perché è ovvio che la compressione del salario si traduce in calo di domanda interna”.