Carceri, ok unanime a mozione 5 Stelle per migliorare le condizioni di detenzione

Approvata all’unanimità la mozione M5S di contrasto alle condizioni dei detenuti nelle carceri toscane. Ad ispirare l’atto il doppio suicidio avvenuto a Sollicciano, l’ultimo dei quali di un detenuto ad un mese dalla scarcerazione. Il voto unanime è arrivato dopo l’inserimento di un emendamento, proposto dalla consigliera Valentina Vadi (Pd), in cui si impegna la giunta anche ad attivarsi affinché sia posta maggiore attenzione al personale che lavora nelle strutture carcerarie.
“La Costituzione più bella del mondo andrebbe attuata, non cambiata -commenta Gabriele Bianchi, consigliere regionale M5S primo firmatario della mozione e vicepresidente della Commissione affari istituzionali e bilancio – L’articolo 27 è tra i più disattesi: le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato. Quando una persona si suicida ad un mese dalla scarcerazione la politica deve interrogarsi su cosa non stia funzionando. Noi l’abbiamo fatto presentando questa mozione e siamo felici di aver trovato conferma da tutto il consiglio regionale. Il supporto psicologico per chi è in detenzione non è un optional ma una condizione rieducativa”
“Corretta anche – conclude – la lettura di estendere il tema del disagio carcerario anche alle forze di polizia operanti nelle carceri toscane. Continueremo a seguire i richiami del garante dei detenuti, Franco Corleone, per un miglioramento serio e organico delle condizioni di quel microcosmo che sono le case di reclusione regionali”.
Jacopo Alberti (Lega nord), ricordando come egli stia visitando in questo periodo le carceri toscane, ha concordato “sulla situazione devastante delle strutture”; ha invitato inoltre, invito poi accolto con l’emendamento inserito, ad occuparsi anche della difficile situazione in cui opera la polizia penitenziaria. Tommaso Fattori (Sì-Toscana a Sinistra) ha ribadito come esista un problema di modello organizzativo e come “servirebbero meno poliziotti e più educatori e personale che si occupi del recupero dei detenuti”. Valentina Vadi (Pd) ha definito condivisibile il contenuto della mozione insistendo “sulla necessità di interventi strutturali”. Ha proposto inoltre l’emendamento sull’attenzione al personale che lavora nelle carceri, nell’ottica di arrivare al voto unanime che poi si è verificato.