Caso Gorino, Cgil: “La Toscana resti terra d’accoglienza”

27 ottobre 2016 | 13:14
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Caso Gorino, Cgil: “La Toscana resti terra d’accoglienza”

“Le barricate erette per ‘difendere’ Gorino rappresentano un evento grave, a cui giustamente i mezzi di comunicazione hanno dato risalto stigmatizzando per lo più un atteggiamento xenofobo rivolto a profughi bisognosi di aiuto”. Comincia così la nota di Cgil Toscana in merito agli ultimi fatti di cronoca avvenuti nella cittadina ferrarese riguardanti l’accoglienza, o meglio la “disacoglienza”, dei migranti.
“Rileviamo quindi – continua la nota – la scarsa tempestività delle affermazioni del sindaco di Prato Matteo Biffoni, presidente di Anci Toscana e delegato nazionale Anci all’immigrazione, secondo il quale “la Toscana ha oggi una presenza di richiedenti asilo superiore al 12 per cento rispetto alle quote assegnate, contrariamente a molte altre Regioni che sono sotto la loro soglia”.

“A Biffoni – continua ancora – ha fatto eco il sindaco di Firenze Dario Nardella, chiedendo al prefetto “di sollecitare il ministero affinché non invii ulteriori richiedenti asilo sul territorio toscano, fino al riequilibrio delle percentuali tra le regioni”.
“Quando è necessario, noi pensiamo che si debba avviare una gara di solidarietà, in cui non ci si preoccupa di quanto il nostro comune o la nostra Regione hanno già fatto ma, al contrario, di quanto possono ancora fare. Se non si tratta di un’emergenza – come noi pensiamo, e come Biffoni ha giustamente riconosciuto ieri (26 ottobre) in audizione alla Camera – occorrono misure stabili, che aumentino le risorse e potenzino qualitativamente e quantitativamente il sistema degli Sprar, dando risposta anche al tema dei minori stranieri non accompagnati. Auspichiamo – conclude la nota di Cgil Toscana – che la nostra Regione resti in prima linea nell’accoglienza di profughi e migranti di ogni provenienza, proponendosi una volta di più come esempio di tolleranza e civiltà”.