Fondi a chi valorizza le tradizioni, approvata la legge

8 novembre 2016 | 19:49
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Fondi a chi valorizza le tradizioni, approvata la legge

Utilizzando somme messe da parte dal Consiglio regionale con risparmi accantonati sull’attività ordinaria, l’ufficio di presidenza ha destinato la cifra di 300 mila euro a favore di quelle realtà che sono impegnate nella valorizzazione dell’identità toscana. In questo consiste la proposta di legge sugli interventi per la valorizzazione dell’identità e delle tradizioni locali che è stata approvata oggi, martedì 8 novembre, dall’Assemblea di Palazzo del Pegaso. A favore si sono espressi in 24, gli astenuti sono stati invece 7 (M5s e Sì Toscana a Sinistra).

La proposta, d’iniziativa dell’ufficio di presidenza del Consiglio, individua quattro categorie di soggetti destinatari dei contributi: le associazioni di rievocazione storica iscritte nell’albo regionale; le bande musicali ed i cori aderenti alle rispettive società; gli enti locali e le associazioni non lucrative che organizzano carnevali da almeno cinque anni; i centri commerciali naturali ed i comuni che valorizzano la produzione locale. A ciascuna categoria andrà, complessivamente, il supporto economico di 75 mila euro per un totale, appunto, di 300 mila euro.
La norma intende valorizzare le peculiarità locali ed è “una forma di attenzione per le attività di quei cittadini che danno vita ad aggregazioni sociali che operano nell’interesse delle varie comunità toscane”.
Ad illustrare in Aula consiliare la proposta è stato il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, Pd, che ha spiegato che “questi 300 mila euro sono il tratto d’unione e valorizzazione dell’identità locale” e che “così come fatto, ad esempio, per le Città murate, intendiamo adesso valorizzare le associazioni e gli enti che valorizzano l’identità regionale”. Ha aggiunto Giani: “Abbiamo individuato quattro elementi, quattro filoni, per i quali abbiamo cercato di individuare criteri il più oggettivi possibile. Vi sono tutte le condizioni affinché questa legge lasci il segno e diventi un’azione stabile della Regione”.
Critico è stato invece l’intervento di Irene Galletti, M5s, che ha sottolineato che “tra le criticità, in primis c’è la velocità” perché “la fretta, oltre ad essere una cattiva consigliera, a volte è anche poco democratica”. La Galletti ha presentato un emendamento, respinto dall’Aula, con cui si chiedeva di estendere la possibilità di accedere ai contributi a tutte le associazioni aventi un minimo di iscritti e radicate sul territorio ed attive da almeno dieci anni.
A favore della legge, invece, si è espresso Jacopo Alberti, Lega Nord, che ha precisato che “la valorizzazione delle identità locali è uno dei temi che maggiormente stanno a cuore alla Lega”. E la vicepresidente del Consiglio, Lucia De Robertis, Pd, si è augurata che “il contributo, negli anni, sia reso strutturato”. Mentre Fiammetta Capirossi, Pd, anche lei dicendosi a favore della proposta di legge, ha sottolineato l’importanza di “valorizzare il lavoro delle associazioni di rievocazione storica”.
In modo critico, invece, si è espresso Tommaso Fattori, capogruppo Sì Toscana a Sinistra, che ha parlato di “microlegge che distribuisce contributi a pioggia” e che “è avulsa se non contrastante con le politiche di settore messe in campo dalla Giunta regionale”.