
Utilizzando somme messe da parte dal Consiglio regionale con risparmi accantonati sull’attività ordinaria, l’ufficio di presidenza ha destinato la cifra di 300 mila euro a favore di quelle realtà che sono impegnate nella valorizzazione dell’identità toscana. In questo consiste la proposta di legge sugli interventi per la valorizzazione dell’identità e delle tradizioni locali che è stata approvata oggi, martedì 8 novembre, dall’Assemblea di Palazzo del Pegaso. A favore si sono espressi in 24, gli astenuti sono stati invece 7 (M5s e Sì Toscana a Sinistra).
La proposta, d’iniziativa dell’ufficio di presidenza del Consiglio, individua quattro categorie di soggetti destinatari dei contributi: le associazioni di rievocazione storica iscritte nell’albo regionale; le bande musicali ed i cori aderenti alle rispettive società; gli enti locali e le associazioni non lucrative che organizzano carnevali da almeno cinque anni; i centri commerciali naturali ed i comuni che valorizzano la produzione locale. A ciascuna categoria andrà, complessivamente, il supporto economico di 75 mila euro per un totale, appunto, di 300 mila euro.
La norma intende valorizzare le peculiarità locali ed è “una forma di attenzione per le attività di quei cittadini che danno vita ad aggregazioni sociali che operano nell’interesse delle varie comunità toscane”.
Ad illustrare in Aula consiliare la proposta è stato il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, Pd, che ha spiegato che “questi 300 mila euro sono il tratto d’unione e valorizzazione dell’identità locale” e che “così come fatto, ad esempio, per le Città murate, intendiamo adesso valorizzare le associazioni e gli enti che valorizzano l’identità regionale”. Ha aggiunto Giani: “Abbiamo individuato quattro elementi, quattro filoni, per i quali abbiamo cercato di individuare criteri il più oggettivi possibile. Vi sono tutte le condizioni affinché questa legge lasci il segno e diventi un’azione stabile della Regione”.
Critico è stato invece l’intervento di Irene Galletti, M5s, che ha sottolineato che “tra le criticità, in primis c’è la velocità” perché “la fretta, oltre ad essere una cattiva consigliera, a volte è anche poco democratica”. La Galletti ha presentato un emendamento, respinto dall’Aula, con cui si chiedeva di estendere la possibilità di accedere ai contributi a tutte le associazioni aventi un minimo di iscritti e radicate sul territorio ed attive da almeno dieci anni.
A favore della legge, invece, si è espresso Jacopo Alberti, Lega Nord, che ha precisato che “la valorizzazione delle identità locali è uno dei temi che maggiormente stanno a cuore alla Lega”. E la vicepresidente del Consiglio, Lucia De Robertis, Pd, si è augurata che “il contributo, negli anni, sia reso strutturato”. Mentre Fiammetta Capirossi, Pd, anche lei dicendosi a favore della proposta di legge, ha sottolineato l’importanza di “valorizzare il lavoro delle associazioni di rievocazione storica”.
In modo critico, invece, si è espresso Tommaso Fattori, capogruppo Sì Toscana a Sinistra, che ha parlato di “microlegge che distribuisce contributi a pioggia” e che “è avulsa se non contrastante con le politiche di settore messe in campo dalla Giunta regionale”.