Tariffa del servizio idrico: un convegno su come renderla sostenibile

16 novembre 2016 | 15:52
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Tariffa del servizio idrico: un convegno su come renderla sostenibile

Tariffa del servizio idrico: come costruirne una sostenibile ed efficace, che consenta da un lato di avere bollette contenute e dall’altro di realizzare un livello adeguato di investimenti per garantire la qualità del servizio. Il rebus è stato al centro del convegno organizzato stamani all’auditorium di santa Apollonia dalla direzione ambiente della Regione Toscana nell’ambito dell’Osservatorio regionale. “Un momento di confronto molto utile – ha commentato l’assessore Federica Fratoni aprendo i lavori – che si impone in maniera urgente di fronte a un problema complesso che mostra più sfaccettature: rispondere ai principi di efficienza e di efficacia rispetto alle esigenze degli utenti e di coerenza con una gestione eco-sostenibile della risorsa idrica. Insomma, abbiamo il dovere di tutelare le fasce più deboli che spesso si trovano in difficoltà con il pagamento della bolletta che fornisce comunque un servizio di prima necessità. Abbiamo il compito altresì di trovare strumenti che contrastino la morosità illegittima e colpevole. D’altra parte dobbiamo coprire investimenti ingenti comunque indispensabili per un servizio di interesse pubblico. Lo studio presentato da Irpet in collaborazione con il Comune di Empoli e con l’Autorità idrica toscana, permette di fare un passo avanti importante. Fornisce uno screening ragionato degli utenti e delle bollette e avanza proposte che ci permettono di affrontare la questione da un punto di vista nuovo, e mettere in campo soluzioni interessanti”.

Dal quadro restituito si evince che l’area di sofferenza, cioè le famiglie sulle quali la tariffa incide più del 3% del reddito, è molto limitata, stando tra il 5,6% e 7%. Un nucleo ridotto ma molto concentrato tra le famiglie a basso reddito. Una proposta avanzata: universalizzare le agevolazioni tariffarie, cioè i rimborsi in bolletta che sono previste per una platea del 14% ma ad oggi fruite solo dall’0.85% degli utenti perché nessuno ne fa richiesta ignorandone l’esistenza. L’automatizzazione di questo strumento in bolletta allevierebbe, secondo gli esperti, non di poco la sensibilità sociale.