Diritto allo studio, ok in commissione al bilancio dell’azienda regionale

Sì al bilancio d’esercizio 2015 dell’azienda regionale per il diritto allo studio universitario. La proposta di delibera è stata licenziata a maggioranza con i voti favorevoli del Pd, quelli contrari di Lega e Forza Italia e l’astensione del M5S, questa mattina, in commissione Sviluppo economico e rurale, cultura, istruzione e formazione, presieduta da Gianni Anselmi (Pd).
Il presidente dell’azienda Dsu Marco Moretti ha fatto presente che nel 2015 l’azienda ha registrato “un utile di esercizio di 494mila e 451 euro con un 20 per cento di borsisti in più”, con “un 20 per cento di servizi da erogare in più” e con “12 unità di personale in meno”.
“Il quadro gestionale che ci è stato illustrato – ha detto Anselmi – è quello di un’azienda sostanzialmente in salute. Abbiamo letto il contributo degli studenti strutturalmente critico ma che dà stimoli ad un miglioramento costante dei servizi”. Per spiegare l’aumento dei borsisti, Moretti ha parlato di “una doppia sperimentazione nel 2015: da un lato – ha detto – abbiamo anticipato la chiusura del bando così da avere le graduatorie definitive prima e dall’altro abbiamo fatto un secondo bando per recuperare gli studenti in ritardo e quelli rimasti esclusi dal bando tradizionale. Il risultato è stato un incremento del 20 per cento delle richieste di borsa di studio”. Il presidente ha spiegato i riflessi di questa azione sul bilancio: “aumento del numero di aventi diritto di borsa e proporzionalmente, diminuzione del numero di studenti che pagava la tassa regionale per il diritto allo studio”. “Questo – ha precisato Moretti- oltre a determinare un maggior fabbisogno da parte dell’azienda determinava anche una minor entrata in termini economici” ma Moretti ha spiegato che l’azienda aveva già intrapreso una “politica di contenimento dei costi”.
Moretti, infine, ha ricordato alcune cifre riguardo al “costo unitario dei pasti erogati, che è passato da 6,16 euro del 2014 a 6,12 euro nel 2015”; e all’incremento del numero dei posti letto “da 4mila 600 nel 2014 a 4mila 680 nel 2015”.
“Complessivamente – ha concluso il presidente Anselmi – sui servizi si allarga, c’è tenuta, incremento e ricerca di equilibrio e qualità. Tutto questo deve rendere orgogliosa la nostra Regione che nel campo del diritto allo studio occupa le posizioni di testa nel contesto nazionale”.