Architettura contemporanea, istituito il concorso regionale

23 novembre 2016 | 14:54
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Architettura contemporanea, istituito il concorso regionale

L’architettura come elemento determinante della trasformazione del territorio e del paesaggio, fondamentale per la qualità ambientale di spazi pubblici e privati. Questo il cuore della nuova legge toscana che il consiglio regionale ha approvato a maggioranza (26 voti a favore, 4 contrari) e che istituisce un premio biennale di architettura contemporanea per valorizzare le migliori esperienze realizzate nel territorio della Toscana. Di iniziativa dell’Ufficio di presidenza, la proposta è stata illustrata dalla consigliera del Pd Elisabetta Meucci e ha preso il via da una mozione approvata il 6 aprile scorso.

Il premio, a cadenza biennale, mira a promuovere la qualità architettonica, la diffusione e lo sviluppo di buone pratiche d’innovazione ambientale e civile. Nel testo si prevede la costituzione di un comitato organizzatore, attraverso la sottoscrizione di apposito protocollo d’intesa fra l’Ufficio di presidenza del Consiglio, gli ordini degli architetti e altri soggetti rappresentativi delle professioni interessate.
In sede di dibattito e dichiarazione di voto, il portavoce dell’opposizione Claudio Borghi ha annunciato il voto favorevole: “Ho sempre avvallato politiche di incentivazione dell’arte e dell’architettura. – commenta – Già nel Rinascimento si istituivano premi e concorsi. Forse non faremo bene come allora, ma le intenzioni sono buone”.
‘Perplessità’ sulla ‘funzionalità di questi progetti’ è stata avanzata dalla consigliera del Movimento 5 stelle Irene Galletti.
“Meglio sarebbe – dice Galletti – intendere il premio su due direttrici distinte: la partecipazione di idee da un lato, il riconoscimento biennale alla valorizzazione delle migliori esperienze dall’altro”.
Per la consigliera, fondamentale è anche il riaccentramento del ruolo della Regione ma soprattutto del Consiglio. Dichiarazione di voto favorevole è stata espressa da Tommaso Fattori (Sì – Toscana a sinistra) secondo il quale l’impostazione della legge è condivisibile.
“Esiste tuttavia un limite culturale per il quale abbiamo sempre lo sguardo rivolto al passato. – spiega Fattori – Iniziative che si muovono per il superamento di questo gap sono quindi da incoraggiare. Il nostro territorio, già bellissimo, può diventarlo ancora di grazie all’arte contemporanea”.