Lapidi e monumenti in Toscana, la competenza al consiglio regionale

Sarà il Consiglio regionale, su iniziativa della consulta per la denominazione dei beni regionali, a promuovere la realizzazione di lapidi e monumenti che valorizzino l’identità e la memoria storica toscana. E’ quanto prevede la legge presentata dall’Ufficio di presidenza dell’assemblea ed approvata dall’aula con ventuno voti a favore, tre contrari e quattro astenuti.
“La legge ha sostanzialmente l’obbiettivo di spostare dalla giunta al consiglio tale competenza – ha osservato il presidente della Prima commissione (Affari istituzionali) Giacomo Bugliani (Pd), illustrando l’atto in aula – perché il Consiglio è l’organo rappresentativo della comunità toscana ai sensi dell’articolo 11 dello Statuto della Regione”. Bugliani ha precisato che la Consulta conserverà il proprio ruolo, ma avrà come riferimento l’assemblea, verso cui eserciterà il proprio potere di iniziativa. “E’ previsto un finanziamento di 210 mila euro per il triennio 2016-2018 – ha concluso il presidente – diecimila euro per il 2016 e centomila euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018”.
“Pare proprio che ci sia uno scambio di favori tra il presidente della Giunta ed il presidente del Consiglio – ha affermato Enrico Cantone (M5S), riferendosi all’approvazione delle nuove norme sulle spese di rappresentanza del presidente e dei componenti della Giunta, approvate precedentemente dall’aula – Siamo contrari a questa legge. Il finanziamento di 210 mila euro sarebbe meglio utilizzato per altro, ad esempio l’Osservatorio della legalità”.
Il voto di astensione del gruppo Lega Nord è stato annunciato da Marco Casucci. “Ci preme molto il tema dell’identità – ha detto – ma riteniamo marginale la questione di chi debba mettere le lapidi”.
“Parlare di scambio di favori tra giunta e presidente del Consiglio è una caduta di stile che si commenta da sola – ha dichiarato Eugenio Giani –. Viene meno il principio di tolleranza per le idee altrui, alla base della democrazia”. Secondo il presidente “l’identità della Toscana è un elemento assai importante, che sta nei fini e valori che ispirano la nostra convivenza civile”.
“Non è uno scambio di favori tra Giunta e Consiglio, ma una grande opportunità per operare a vantaggio delle nostre comunità – ha aggiunto Francesco Gazzetti (Pd) – Penso, ad esempio, al Comitato per la valorizzazione dei valori risorgimentali, che ha proposto la creazione di luoghi per rievocare l’epopea del Risorgimento, culminato in città con le due giornate della difesa di Livorno del maggio 1849”.