
Cambia la disciplina delle spese di rappresentanza del presidente e dei membri della Giunta regionale. Su iniziativa del presidente della Prima Commissione (Affari istituzionali) Giacomo Bugliani (Pd), il Consiglio ha approvato a maggioranza (venti i voti favorevoli, quattordici i contrari), alcune modifiche al testo vigente, per definire in modo più puntuale le varie tipologie di spesa e le relative modalità di esercizio.
“Si tratta soprattutto di spese di ospitalità, che intercorrono nei rapporti con amministratori pubblici, esponenti della società civile, delle categorie economiche e sociali – ha precisato Bugliani – Ci sono poi i doni simbolici in occasione di visite, ricorrenze, festività, o anche il conferimento di premi di rappresentanza, come medaglie, coppe e targhe”.
Il presidente della Giunta, in particolare, potrà disporre l’erogazione di un contributo in denaro solo nei limiti degli stanziamenti di bilancio ed a sostegno d’iniziative promosse da soggetti esterni ritenute particolarmente rilevanti e corrispondenti alle finalità istituzionali della Regione per le loro caratteristiche di promozione sociale, economica, culturale e sportiva. Le spese di rappresentanza sono imputate su specifici fondi e sono autorizzate con decreto del responsabile dell’Ufficio Gabinetto del presidente. La legge approvata non determina oneri aggiuntivi sul bilancio regionale.
Secondo Gabriele Bianchi (M5S) si fanno “truffe semantiche”, sostituendo alla parola ‘manifestazioni’ la parola “iniziative”. “Si apre un vaso di Pandora – ha osservato – perché ‘iniziative’ può essere qualsiasi cosa”. Per questo ha dichiarato il voto contrario per “la liberalità eccessiva con i soldi pubblici e l’estrema discrezionalità che viene lasciata al presidente della Giunta”.
Il portavoce dell’opposizione Claudio Borghi ha illustrato due emendamenti, che hanno l’obbiettivo di far rimanere un “caso eccezionale” le spese discrezionali del presidente. Tali spese dovebbero, inoltre, essere preventivamente autorizzate dal Consiglio regionale.
Anche Tommaso Fattori (Si-Toscana a sinistra) ha annunciato voto contrario “per la vaghezza e indeterminatezza dei termini contenuti nella legge, a partire da ‘iniziativa’”.