Toscana costiera, testo condiviso per il piano strategico

24 novembre 2016 | 13:15
Share0
Toscana costiera, testo condiviso per il piano strategico

Prosegue, nella commissione per la ripresa economico-sociale della Toscana costiera, presieduta da Antonio Mazzeo (Pd), il confronto sul piano strategico per lo sviluppo della costa toscana. Il documento, elaborato dopo un’intensa campagna di ascolto e di confronto con i territori nei mesi scorsi, viene adesso sottoposto a una fase di integrazione e limatura tenendo conto delle proposte che arrivano dai commissari. Come ha spiegato il presidente Mazzeo, nelle prossime settimane saranno messe in calendario sedute congiunte con la commissione sviluppo economico e rurale e con la commissione territorio, ambiente, mobilità e infrastrutture, in modo da affrontare insieme le azioni strategiche. “Vogliamo verificare la coerenza del piano con il Prs e con tutti gli altri strumenti di programmazione” ha detto Mazzeo. Con l’obiettivo “di riuscire, pur nella diversità delle vedute, a identificare in maniera condivisa quali siano le priorità per la costa toscana e arrivare dunque a una votazione unanime del piano”.

Il piano strategico per lo sviluppo della costa toscana identifica gli interventi prioritari da realizzare entro il 2020 nell’ambito dei settori delle infrastrutture materiali e immateriali, delle politiche del lavoro, dell’innovazione e turismo, dell’ambiente e territorio.
Numerosi i contributi dei commissari. Roberto Salvini (Lega Nord) ha messo in rilievo la necessità di rilanciare la produzione valorizzando i settori metalmeccanico, del legno, calzaturiero, cercando di promuovere al meglio il made in Tuscany all’estero. Giacomo Giannarelli (M5S) ha sottolineato come, pur condividendo il 90 per cento delle linee strategiche, ritenga necessario specificare meglio quelle da privilegiare e immediatamente finanziabili. “Ad esempio – ha spiegato – siamo d’accordo con l’adeguamento della Fi-Pi-Li e con la bretella 398 di Piombino, mentre riteniamo di lasciare in secondo piano Tirrenica e Due mari”. Così come, secondo Giannarelli, bisogna identificare gli interventi basilari, da fare subito, per la nautica, e specificare la necessità di attuare una diversificazione delle fonti energetiche. Francesco Gazzetti (Pd) ha ribadito che il Pd ritiene strategica e fondamentale la realizzazione della nuova darsena Piattaforma Europa e gli altri interventi previsti dal piano regolatore del porto di Livorno. Interventi “da fare tutti e fino in fondo”.
Gianni Anselmi (Pd) ha proposto che il porto di Piombino si apra, oltre che al commercio dei prodotti legati all’industria dell’acciaio, anche a quelli dell’agroalimentare; che, inoltre, per raggiungere l’auspicata autosufficienza energetica dell’arcipelago toscano, si parta dagli accordi già esistenti. Enrico Cantone (M5S) ha ribadito, anche riguardo agli interventi per il porto di Livorno, che “è inutile etichettarli come di vitale importanza se poi mancano i finanziamenti; meglio guardare a quello che si può fare davvero, invece di avviare mega opere che poi rimangono incompiute”. Secondo Alessandra Nardini (Pd), infine, “è opportuno promuovere non solo il turismo culturale, ma anche quello sportivo ed enogastronomico, visto che la costa toscana vanta un’enorme ricchezza di prodotti tipici”.