Regione, in commissione il punto su fondi e progetti europei

28 novembre 2016 | 14:57
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Regione, in commissione il punto su fondi e progetti europei

Audizione del direttore generale della giunta regionale, Antonio Davide Barretta, questa mattina (28 novembre) in commissione Politiche europee e affari istituzionali. Il direttore è stato chiamato nella commissione presieduta da Tommaso Fattori (Sì-Toscana a sinistra) per fare il punto sulla gestione dei fondi europei e sui progetti realizzati o in corso di realizzazione.

Il quadro delineato da Barretta ha riguardato sia i fondi 2007/2013 sia i fondi 2014/2020. Per quanto riguarda il 2007/2013: il Fesr disponeva complessivamente di risorse per 1 miliardo e 23 milioni di euro, e sono stati assunti impegni superiori a 1 miliardo e 535, quindi con un impegno del 150 per cento; per il Fondo sociale europeo la disponibilità era di 659 milioni di euro, mentre sono stati assunti impegni per 679 milioni (103 per cento); per il piano di sviluppo rurale Feasr erano disponibili 870 milioni, impegnati al 100 per cento. Il direttore ha spiegato che si stanno certificando gli ultimi impegni, in modo da chiudere con successo la programmazione 2007-2013 con la rendicontazione. Quanto ai grandi progetti e i tempi di realizzazione, per cui è previsto uno sforamento del 10 per cento, Barretta ha spiegato che la Toscana rimarrà sotto la soglia, perché il People mover e i raccordi ferroviari di Livorno entreranno in funzione entro l’anno, mentre per quanto riguarda la tramvia di Firenze incontri periodici e il cronoprogramma dell’avanzamento dei lavori fanno presagire la conclusione entro il marzo 2019.
Per quanto riguarda invece i fondi 2014-2020, secondo Barretta si sta procedendo nei tempi previsti: la dotazione del Fesr è di 792 milioni e l’impegno attuale ammonta 113 milioni; la dotazione del Fondo sociale europeo è di 732 milioni e l’impegno attuale è di 60; la dotazione del Feasr è di 961 milioni e l’impegno di 250.
Numerose le domande dei commissari su vari argomenti, fra cui la nascita dell’ufficio unico per Toscana, Marche, Umbria a Bruxelles, la dotazione organica e la questione dei contratti a tempo determinato in scadenza, i bandi della formazione che a seguito della riforma con il passaggio delle deleghe alla Regione hanno subito uno stallo, ora in fase di superamento. “Al di là dei problemi oggettivi creati dalla transizione in seguito alla riforma, rimane la preoccupazione per i ritardi registrati nell’ambito dei bandi per la formazione professionale – ha commentato alla fine dell’incontro il presidente Tommaso Fattori –. Ritardi che vanno a colpire persone in estrema difficoltà come i Neet, i giovani che non studiano e non lavorano, o gli over 50, che hanno bisogno di formazione per ricollocarsi”.