Demanio idrico, Cna: “I nuovi canoni mettono in ginocchio le aziende”

21 dicembre 2016 | 14:47
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Demanio idrico, Cna: “I nuovi canoni mettono in ginocchio le aziende”

“Gli oneri sulle concessioni e i canoni del demanio idrico deliberati dalla Regione Toscana mettono in forte difficoltà le imprese, soprattutto le piccole, che rischiano in taluni casi la chiusura delle attività”. A denunciarlo, in una nota, è la Cna Toscana.

“I canoni per molte attività – si spiega – sono aumentati in maniera considerevole anche raddoppiati e quadruplicati, passando per qualche piccola attività come ad esempio una tintolavanderia da poco meno di mille euro a oltre tremila euro. Considerato che i pagamenti debbono essere effettuati entro il 31 dicembre l’impatto sulle imprese è devastante”. Cna Toscana insieme alle altre organizzazioni economiche ha inviato un documento alla Regione con il quale si chiedeva una revisione complessiva del sistema tariffario, una rateizzazione e proroga dei pagamenti.
“Le richieste sono state accolte in maniera parziale – commenta ancora Cna Toscana -: si è ottenuta una rateizzazione in 5 anni dei canoni 2016 e 2017 per gli ormeggiatori restando l’obbligo del versamento delle imposte sulle concessioni al 31 dicembre 2016. Per gli emungimenti di acque sotterranee da pozzi non è stata accolta la richiesta di proroga del termine del 31 dicembre, prorogato invece al 28  febbraio 2017 il termine per la richiesta delle riduzioni previste dalla legge regionale. La Regione si è impegnata ad incontrare nuovamente le categorie economiche nei primi mesi del 2017 al fine di valutare una revisione tariffaria anche in ragione del gettito e del recupero di evasione”.
“Cna Toscana – si legge nella nota – è impegnata fin da subito per un revisione del sistema tariffario ed impositivo sulle concessioni e canoni del demanio idrico che riduca l’importo dei canoni, riveda la classificazione delle attività tenendo in debita considerazione le microimprese e rivedendo il sistema per il calcolo forfettario, oggi penalizzante per le imprese con consumi contenuti”.