
Via libera alla legge di stabilità per l’anno 2017. Il consiglio regionale della Toscana ha votato l’atto a maggioranza (22 voti a favore e 12 contrari). L’aula consiliare ha approvato anche l’ordine del giorno collegato e presentato dal capogruppo di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli.
Nel dispositivo, si impegna l’esecutivo toscano ad “attivarsi con il comune di Vecchiano, il parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, la Marina militare e l’Anaim (Associazione nazionale Arditi Incursori) per la conservazione e la ristrutturazione della palazzina Arditi Incursori e la sua destinazione a museo”. Il testo lascia alla giunta il compito di “individuare le risorse necessarie il capitolo di spesa ritenuto più idoneo”.
Il dibattito sulla manovra finanziaria. “La nota di aggiornamento al documento di economia e finanza regionale 2017 è il presupposto della complessiva manovra finanziaria per il triennio 2017-2019, di cui fa parte ”ha rilevato il presidente della commissione Affari istituzionali, Giacomo Bugliani (Pd), illustrando gli atti relativi. In particolare Bugliani ha ricordato che il Defr ha come contenuto minimo l’indicazione delle politiche da adottare, gli obiettivi della manovra di bilancio regionale, il quadro finanziario unitario di tutte le risorse disponibili, gli indirizzi agli enti strumentali e alle società controllate e partecipate. Il Defr, inoltre, aggiorna il contesto strutturale del programma regionale di sviluppo e definisce le priorità programmatiche per l’anno successivo. “Dal punto di vista finanziario tutta la manovra di bilancio ha ‘carattere tecnico’,- ha sottolineato il presidente – perché composta a legislazione vigente, con i tagli previsti dalla legge di stabilità dello Stato per il 2016 ed in attesa della nuova legge di bilancio per il 2017. E’ stata adottata per evitare la gestione provvisoria”. Sarà, quindi, in sede di prima variazione al bilancio 2017 che potrà essere recuperata quella parte della spesa a cui non è possibile dare oggi copertura. In questo quadro la Regione Toscana ha la disponibilità di 11.632 milioni di euro.
“Il quadro finanziario non si discosta da quello previsto nel bilancio di previsione 2017-2019 – ha affermato Bugliani –. Ci sono inoltre alcuni indirizzi
agli enti strumentali e alle società in house sui principi contabili e sui tempi di adozione dei bilanci preventivi, sull’indebitamento, sull’assunzione di partecipazioni in società e sugli atti di gestione del patrimonio. Elementi questi, che saranno oggetto di una specifica delibera della Giunta per ciascuna società”.
Bugliani ha precisato che sul piano di razionalizzazione delle società partecipate incide la sentenza della Corte costituzionale 251/2016 su alcuni articoli della legge Madia, che ha imposto alcune correzioni prudenziali all’impianto complessivo rimasto sostanzialmente immutato.
“Nell’ambito di attività della commissione abbiamo introdotto nel Defr un emendamento promosso dalla Commissione istituzionale per la ripresa economico sociale della Toscana costiera – ha aggiunto il presidente – per inserire nel prossimo Programma regionale di sviluppo il Piano strategico per la costa, finanziando tre progetti: l’iniziativa pilota per l’economia circolare, il polo unico per lo sviluppo tecnologico, la bonifica dei siti di interesse nazionale”.
Sulla legge di stabilità e sul relativo collegato Bugliani ha sottolineato che essenzialmente introducono una diversa articolazione temporale di interventi già previsti, come sul sistema tangenziale di Lucca, con la conferma del contributo di 15 milioni di euro ripartito in 2 milioni nel 2018 e 13 nel 2019. Lo stesso per gli interventi sulla Darsena Europa nel porto di Livorno, con l’impegno della Regione previsto a partire dal 2017 e fino al 2036, e la copertura delle spese fissata nell’importo annuo di 12 milioni e 500mila euro. L’impegno della Regione per il pagamento delle rate del mutuo contratto dall’Autorità portuale per il piano regolatore del porto di Piombino, partirà dal 2017 e si estenderà fino al 2036. L’importo è di 3 milioni l’anno.
Viene confermato anche l’intervento per il rilancio economico e culturale della città di Pisa con un finanziamento di 9 milioni di euro ed una diversa articolazione temporale. Per il 2018 sono previsti 3 milioni e 500mila euro e per il 2019 4 milioni di euro. Sugli interventi per la piantumazione della piana fiorentina, per complessivi 1 milione e 126 mila, l’arco temporale di riferimento diventa quadriennale. Con 420mila euro nel 2017, 350mila nel 2018 e 461.500 nel 2019.
Per garantire la continuità territoriale con l’isola d’Elba, la Regione paga ad Enac oneri di servizio pubblico per i voli sull’aeroporto di Marina di Campo sulla base di un contratto di servizio. L’accordo sarà sottoscritto nel 2017 per cui si verserà un acconto di quanto dovuto annualmente pari all’80% nel 2017 ed il restante 20% sarà imputato nell’esercizio 2020. Nel 2017 saranno quindi garantiti circa 277mila euro. Negli anni 2018 e 2019 sarà erogato il normale contributo annuale di 350 mila euro. Per gli interventi sulla sicurezza sismica sono invece previsti 500mila euro nel 2017.
I proventi della vendita dei titoli di efficienza energetica, ottenuti per interventi sui mezzi pubblici, saranno destinati alla mobilità sostenibile. La gestione della laguna di Orbetello potrà contare sul sostegno regionale per un milione e 120mila euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019.
In vista dell’acquisizione dell’invaso di bilancino, si sono stimati i costi ‘anno zero’ da sostenere per riportare l’invaso a condizioni di efficienza. Si tratta dei costi di struttura, in capo al gestore, e dei costi per la funzione turistica ambientale, in capo al comune di Barberino di Mugello, che saranno in parte pagati dalla Regione con un importo forfettario di 100mila euro l’anno.
Viene garantito il finanziamento dell’osservatorio per il paesaggio con una somma annuale di 50mila euro nel 2017, 40 mila nel 2018, 34mila nel 2019.
E’ previsto anche un contributo straordinario per il cimitero monumentale di Castagneto Carducci. La provincia di Livorno è stata inserita nella delibera della Regione per le calamità del 5 marzo 2015, ma non nel decreto ministeriale. Per questo sono stati concessi 200mila euro per ricostruire l’ala nord.
Un contributo di solidarietà a testa di 20mila euro l’anno per il 2017 e per il 2018 verrà garantito al brigadiere Giuseppe Giangrande e a Gianmichele Gangale, vittime di atti criminali che li hanno resi inabili al lavoro. Il fondo regionale per la prestazione di garanzie integrative alle banche per la concessione di mutui potrà operare fino al 31 dicembre 2019.
“L’unica modifica introdotta in commissione – ha dichiarato quindi Bugliani – riguarda un contributo alla provincia di Pistoia non superiore a 50.400 euro per l’estinzione di mutui collegati ad immobili in trasferimento di proprietà alla Regione”.
Altri due emendamenti introdotti dalla commissione riguardano agevolazioni fiscali per l’uso di gas naturale e per i titolari di concessione statale per gli ormeggi. Nei grandi impianti di cogenerazione situati nelle aree a crisi complessa (Livorno e Piombino) non si applicherà l’addizionale regionale limitatamente alla componente di utilizzo dell’energia termica per dieci anni fino a 550 mila euro. Per quanto riguarda i titolari di concessioni statali del demanio e patrimonio uso ormeggio di durata non superiore ai sei mesi, invece, si introduce la possibilità di dilazionare sia il canone dovuto per gli anni 2016 e 2017, sia la differenza tra il canone dovuto per il 2016 e quanto versato come acconto, in cinque rate annuali con l’applicazione di interessi pari allo 0,2% annuo. Dal 2017 è inoltre prevista la riduzione al 25 per cento dell’aliquota dell’imposta regionale sul canone dovuto.
“Stiamo discutendo su cifre oltraggiose, scritte sulla sabbia – ha dichiarato il portavoce dell’opposizione Claudio Borghi –. E’ sbagliato parlare di ‘bilancio tecnico’. E’ una bozza provvisoria, con contenuti appena delineati”. A suo giudizio è particolarmente grave lo scarso riconoscimento delle necessità del settore sanitario. “A fronte ci sono venti miliardi per un danno fatto dallo stesso governo con la normativa sul bail in – ha osservato – Se ci sono per le banche, ci devono essere anche per la sanità”. Per questo ha annunciato che l’opposizione di centrodestra non parteciperà alle votazioni sui singoli articoli.
“E’ un bilancio tecnico, che prende atto della situazione determinatasi con la legge di stabilità 2015 – ha rilevato il capogruppo Pd Leonardo Marras, anche in riferimento alla risoluzione presentata dal Pd – La Toscana non farà ricorso al fondo nazionale vincolato, che però prevede misure di cui la Toscana non farà a meno: autosufficienza, contributo agli affitti, interventi socioeducativi sugli asili nido, diritto allo studio e così via”. A suo parere tutto questo si vedrà nel momento in cui a livello nazionale sarà ripartito il fondo di tre miliardi destinato alle Regioni inserito in legge di stabilità. “Variamo il bilancio in questi termini per non cadere nella gestione provvisoria – ha osservato – Sarebbe addirittura peggiore dell’esercizio provvisorio. Non saremmo in grado neppure di gestire i fondi strutturali”. Marras ha osservato poi che il ritardo con cui si affronta il nuovo Programma regionale di sviluppo nasce dalla necessità di affrontare temi come il riordino istituzionale, il legame con i territori, le linee di un nuovo welfare, il sostegno all’economia, le politiche del credito.
Atti “composti di piccole gabelle, poveri e scarni”. Questo il giudizio fornito da Gabriele Bianchi (M5S), secondo il quale “così il presidente della giunta viene meno agli impegni presi con i suoi elettori e a tutelare il bene comune”.
Nel dettaglio, Bianchi ha avanzato dubbi sulla riduzione dei costi legati ai doppi vitalizi. “19 consiglieri su 26 hanno presentato ricorso contro il divieto di cumulo, e alla fine i costi rischiano di essere maggiori dei risparmi”. Per quanto riguarda l’autorità per la partecipazione, i fondi assicurati, 400 mila euro, sono giudicati esigui. Per quanto riguarda la legge di stabilità e i collegati “tante opere in Toscana che i cittadini aspettano da decenni vengono prorogate”. Bianchi ha inoltre criticato il taglio alle spese per la polizia provinciale “perché si tolgono risorse per la tutela del territorio”. Infine, per il consigliere pentastellato, “è assurdo parlare di ripresa generalizzata basandosi su percentuali dello zero virgola. La verità è che c’è un aumento esponenziale dei disoccupati e i cittadini toscani sono in forte difficoltà”.
Tommaso Fattori (Sì – Toscana a Sinistra) ha nuovamente stigmatizzato i tempi con cui gli atti vengono trasmessi dalla giunta al Consiglio, “tempi che comprimono le capacità di intervento e di indirizzo politico”. Per Fattori la legge di stabilità e il collegato “sono provvedimenti poveri in ogni senso: ci sono poche risorse e ci sono orizzonti limitati. Si tratta di canovacci in attesa che il governo centrale faccia le sue scelte e, sarebbe meglio dire, quantifichi i nuovi tagli”. “L’economia è in fase di stagnazione, il mercato del lavoro è stato drogato dalle decontribuzioni del Jobs Act e da una valanga di voucher, servirebbero scelte diverse – ha proseguito Fattori -. Siamo davanti a atti di bilancio di lacrime e sangue, in cui si assicura solo di coprire le spese incomprimibili e di funzionamento. Non si può ottenere strangolando le Regioni dal punto di vista economico quello che non si è riusciti ad ottenere con il referendum. Sono a rischio gli investimenti regionali. Solo in Italia il peso degli obiettivi nazionali di bilancio gravano così tanto sui livelli di governo”. Servirebbe, ha concluso Fattori, “un’inversione di rotta con politiche di investimento e di espansione”.
Enrico Cantone (M5S) ha avanzato alcuni rilievi sul bilancio consiliare, fra cui la spesa per la Festa della Toscana (350 mila euro), giudicata eccessiva. Per quanto riguarda gli altri atti, Cantone ha sottolineato “che abbiamo subìto 210 milioni di tagli da parte del governo centrale, tagli che agiscono pesantemente sulle spese per la sicurezza, per l’istruzione, per la formazione, per le politiche sociali”. “Bisogna che i cittadini sappiano – ha proseguito – che i finanziamenti che sono stati promessi in campagna elettorale poi non arrivano. E questo vale, ad esempio, per l’aeroporto dell’Elba, per la piattaforma europa a Livorno, per il proto di Piombino”. “A fronte di tagli pesanti – ha concluso Cantone – come sempre a rimetterci sono i cittadini. Ci sono 155 mila famiglie in Toscana in grave difficoltà. Noi abbiamo rinunciato alla metà dei nostri stipendi, se gli altri consiglieri facessero lo stesso, e rinunciassero con i parlamentari ai vitalizi, potremmo togliere tante famiglie dalla povertà”.
Il “capitolo lavoro” al centro dell’intervento del consigliere di Sì – Toscana a sinistra Paolo Sarti. “Negli atti di indirizzo, poco o nulla si fa per questo settore” ha rilevato denunciando un uso “improprio” dei voucher. “Ricordo a tutti che nel 2013 erano due milioni e 400mila, nel 2014 sono saliti a quattro milioni e 400mila, nel 2015 si sono superati gli otto milioni e che nel solo mese di gennaio 2016 se ne contano 624mila”. “Questa odiosa legalizzazione di un salario minimo non contrattualizzato deve essere combattuta” ha detto annunciando atti affinché vengano impediti sostegni e incentivi alle aziende che usano i voucher.
Nella sua replica l’assessore al bilancio Vittorio Bugli ha voluto porre attenzione su “aspetti non sufficientemente valorizzati nel corso del dibattito”. Tra questi, e riferendosi alla nota di aggiornamento al Defr 2017 definito un “documento di affiancamento al bilancio”, l’assessore ha evidenziato “l’analisi sulle partecipate”. Bugli ha ricordato gli impegni presi dal precedente Governo e ancora da confermare. “Dovremo comunque compiere impegni non indifferenti. Credo però che avremo un po’ di margine per gli investimenti” ha detto confermando il lavoro fatto con “responsabilità e coraggio”.
Le dichiarazioni di voto. “Sono canovacci, atti poveri e minimi anche se compromessi dai tagli del Governo”. Così Tommaso Fattori (capogruppo Sì – Toscana a sinistra) ha manifestato il voto contrario a tutti gli atti di indirizzo finanziario.
Stessa dichiarazione è stata espressa da Giovanni Donzelli (capogruppo Fdi): “Siamo convintamente contrari e contestiamo metodo e merito” ha detto riferendosi, in particolare, alla tempistica troppo stessa che ha “impedito un’analisi degli atti”. “Mi auguro non capiti mai più”.
“Ricordo a tutti che la commissione ambiente si è rifiutata di esprimere un parere. Prova che il metodo utilizzato è inaccettabile” ha detto Giacomo Giannarelli, capogruppo del Movimento 5 stelle che ha rivolto un appello al governatore, Enrico Rossi, quale candidato alla segreteria del partito democratici: “Spero voglia cambiare l’indirizzo politico e lavorare per le vere priorità del Paese”.
Un no secco è stato espresso anche da Manuel Vescovi (capogruppo Lega Nord). “Per affrontare meglio questi atti – ha detto – sarebbe stato meglio spostare la discussione e l’approvazione del testo unico sul turismo a gennaio”.
Di rilievi “in parte comprensibili” ha parlato Leonardo Marras (capogruppo del partito Democratico). “La manovra è stata presentata con grande onestà, mettendo in mostra i limiti e non solo le speranze” ha rilevato. “Si tratta di un passaggio responsabile. C’è del buono sotto il sole” ha conluso.
Ok anche al bilancio. Oggi è arrivato anche il libera al bilancio di previsione finanziario per il triennio 2017-2018-2019 del Consiglio regionale della Toscana. L’Aula ha votato la proposta di delibera a maggioranza. Astenuto il Movimento 5 stelle.
L’assemblea toscana ha approvato anche la proposta di risoluzione collegata presentata dal partito democratico, primo firmatario il consigliere Antonio Mazzeo.
Nel dispositivo si impegna l’esecutivo toscano a presentare, entro il 31 marzo, nella commissione competente, una proposta di legge per l’istituzione e la disciplina del garante unico regionale per detenuti, minori e difensore civico; per una riorganizzazione del consiglio delle autonomie locali e per rafforzare tutte le azioni utili ad una revisione complessiva delle politiche di spesa del Consiglio regionale. In particolare la risoluzione chiede una verifica sul possibile contenimento dei costi di funzionamento dell’autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione e dell’ufficio stampa regionale, per liberare risorse utili da destinare ad iniziative a favore di cittadini, associazioni, imprese ed istituzioni toscane.
E’ stato approvato anche il Defr 2017 (documento di economia e finanza regionale). Il consiglio regionale della Toscana ha votato l’atto a maggioranza (23 voti a favore e 12 contrari).
L’aula consiliare ha approvato anche la proposta di risoluzione collegata e presentata dal capogruppo del partito democratico, Leonardo Marras.
Nel dispositivo si impegna, tra l’atro, l’Esecutivo toscano ad una “profonda revisione delle politiche di spesa di natura comprimibile, per ridurre eventuali sacche di inefficienza e recuperare risorse utili per le politiche abitative della Regione, privilegiando quelle ritenute prioritarie”.