In Toscana boom dei voucher e delle dimissioni “salva sgravi”. Ecco i 3 referendum della Cgil

28 dicembre 2016 | 14:45
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In Toscana boom dei voucher e delle dimissioni “salva sgravi”. Ecco i 3 referendum della Cgil

“I titoli erano giusti ma lo svolgimento della riforma era sbagliato. La vittoria del No al referendum costituzionale va letta: il bisogno dei giovani, il disagio sociale. La politica si deve interrogare. E ora deve avere il coraggio delle proprie azioni, le leggi sbagliate vanno cambiate”. Ha esordito così Dalida Angelini nella presentazione dei quesiti referendari sui temi del lavoro.

“I dati dell’economia toscana sul 2016 non sono positivi e anche nel 2017 le stime non parlano della ripresa che servirebbe – aggiunge Angelini – Per questo siamo in campo con la proposta di Carta dei diritti universali del lavoro, un nuovo statuto dei lavoratori che è approdato presso la commissione lavoro della Camera. A sostegno di questa, ci sono i tre referendum sulla cui legittimità si esprimerà la Consulta l’11 gennaio: uno per abolire i voucher, uno per ripristinare l’articolo 18, uno per la responsabilità in solido sugli appalti. Milioni di italiani e migliaia di toscani hanno firmato queste proposte, e noi coerentemente dal 12 gennaio saremo in campagna elettorale. Per il 23 gennaio chiameremo tutti i parlamentari toscani ad un incontro nella nostra sede affinché nei luoghi competenti si discuta di queste proposte (nei mesi scorsi avevamo incontrato sul tema i rappresentanti dei partiti). Vedremo chi il 23 ci sarà e chi no. Mi pare che la politica si interroghi più su come evitare i referendum che sul contenuto delle proposte: se vogliono evitarli un modo c’è, cioè approvare la proposta di legge di iniziativa popolare della Carta dei Diritti”. Angelini ha parlato anche della Regione: “Con la Regione abbiamo siglato accordi di programma, condividendone l’impostazione. Ora alla Regione diciamo, visto che il bilancio è vittima dei tagli nazionali, che in Toscana vanno trovate risorse per evitare tagli ai servizi, soprattutto sulla sanità. Il nostro messaggio è chiaro: giù le mani dai servizi ai cittadini”.

I dati della Cgil
Secondo l’osservatorio del precariato dell’Inps calano le assunzioni a tempo indeterminato, aumentano i licenziamenti disciplinari ed è boom dei voucher. Ecco i numeri nel dettaglio
Le assunzioni a tempo indeterminato nel 2014 (gennaio-ottobre) furono 72986, nel 2015 (stesso periodo) 100099, nel 2016 (stesso periodo) 69.34. Tra 2015 e 2016, c’è stato un calo di assunzioni a tempo indeterminato del 30,7 per cento (contando anche le assunzioni a termine, in apprendistato e stagionali si passa al -5,5 per cento). Quanto alle trasformazioni da rapporto a termine a indeterminato in Toscana nel 2014 (gennaio-ottobre) furono 20161, nel 2015 (stesso periodo) 26728, nel 2016 (stesso periodo) 18136. Nel confronto tra 2015 e 2016 c’è stato un calo del 32,1%.
I licenziamenti disciplinari a livello nzaionale passano dai 36.048 del 2015 ai 46.255 del 2016 (confronto sui primi otto mesi dell’anno), con un aumento del 28 per cento. I voucher da 10 euro venduti in Toscana nel 2014 (gennaio-ottobre) furono 3.547.848, nel 2015 (stesso periodo) 6.355.260, nel 2016 (stesso periodo) 8.852.290 (si prevede che a fine anno saranno oltre i 10 milioni). Tra 2014 e 2015 sono cresciuti del 79,1 per cento. tra il 2015 e il 2016 del 39,3 per cento.

Boom di dimissioni telematiche “salva sgravi”
Dal 12 marzo i servizi Cgil si occupano anche delle pratiche per le dimissioni telematiche. Da quel giorno ad oggi, solo in Provincia di Massa Carrara, per esempio, si sono contati oltre 150 casi di dimissioni telematiche su rapporti di lavoro iniziati nel 2015, col regime degli sgravi fiscali. Un vero e proprio boom: si ricorda che in caso di licenziamento il datore di lavoro perde gli sgravi, in caso di dimissioni no.