Carenza di sangue, appello di Stefania Saccardi alla donazione

11 gennaio 2017 | 14:26
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Carenza di sangue, appello di Stefania Saccardi alla donazione

Continua il protrarsi di una gravissima carenza di sangue, in Toscana come in molte altre regioni, in particolare per i gruppi 0 positivo, 0 negativo, A positivo e A negativo. A livello nazionale si assiste a una richiesta da parte di molte regioni, per un totale di oltre 2000 unità di sangue. La carenza è dovuta sia alle difficili condizioni meteorologiche che al picco di epidemia influenzale, che ha reso impossibile a molti donatori di recarsi a donare. Tanto per fare un esempio, dal 31 dicembre al 10 gennaio, le donazioni di sangue intero in Toscana sono state 2256, a fronte di 3395 richieste.

“Ieri ho parlato della generosità dei toscani, a proposito dei dati più che positivi su donazioni di organi e trapianti – dice l’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi -. Oggi è proprio a questa generosità che faccio appello. Il sangue scarseggia, nella nostra come in altre regioni, e questo mette in difficoltà lo svolgersi di interventi programmati e crea notevoli disagi. Dunque, come ho già fatto in altre occasioni, rinnovo il mio appello a tutti i donatori ad andare nei centri trasfusionali. E magari questa può essere l’occasione, per chi finora non ha donato, per diventare donatore e fare regolarmente questo gesto di solidarietà”.
Nonostante questa situazione, grazie agli sforzi dei servizi trasfusionali e delle associazioni di volontariato, il sistema regionale è riuscito a far fronte a diverse emergenze, come l’effettuazione di numerosi trapianti, o gravi incidenti, ovviamente non prevedibili, che hanno comportato peraltro l’azzeramento della scorta dedicata alle maxiemergenze.
“Il centro regionale sangue – dice Simona Carli, responsabile del Crs della regione Toscana – anche attraverso l’utilizzo di uno strumento a disposizione di professionisti e associazioni come il meteo del sangue, che rappresenta quotidianamente la situazione della disponibilità di sangue, sta monitorando la situazione e coordinando l’attività di compensazione, per garantire la maggiore equità possibile in base alle necessità e complessità delle attività”.
Per cercare di contenere al minimo i disagi legati alla gravissima carenza e poter continuare a garantire le attività sanitarie, oltre all’indispensabile aumento delle donazioni, il Centro Regionale Sangue ha chiesto alle aziende sanitarie una gestione molto attenta delle attività a maggior richiesta di sangue.