Tessile e moda, Confindustria con Smi: “Settore in crisi, sindacati siano realisti”

12 gennaio 2017 | 16:43
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Tessile e moda, Confindustria con Smi: “Settore in crisi, sindacati siano realisti”

“E’ un settore fortemente composito e variegato, quello del tessile-moda, dove i casi di successo non possono in alcun modo essere considerati il punto di riferimento esclusivo per rivendicazioni sindacali”. Così Andrea Cavicchi, presidente di Confindustria Toscana Nord, spiega la piena adesione dell’associazione alla linea portata avanti da Smi-Sistema Moda Italia nelle trattative per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro del settore. Le organizzazioni sindacali nazionali Femca-Cisl, Filctem-Cgil e Uiltec-Uil hanno proclamato per domani (13 gennaio) uno sciopero nazionale di 8 ore a sostegno delle posizioni sindacali sul rinnovo del contratto; la manifestazione si terrà a Firenze, dove si appresterà a chiudere i battenti Pitti Uomo.

“Certamente a Pitti Uomo ci troviamo davanti ad assolute eccellenze, che però non possono essere identificate con la generalità di un settore che presenta anche molti punti di debolezza – conclude Cavicchi -. Il caso-Prato è da questo punto di vista esemplare: la parte a monte della filiera soffre non poco ed è un anello fondamentale del settore, che non può essere gravato di ulteriori costi pena la compromissione dell’equilibrio dell’intero sistema. Lunedì prossimo presenteremo a Prato i dati sui bilanci 2015 elaborati dal Centro Studi della nostra associazione: posso anticipare che i ricavi dei terzisti tessili sono risultati in contrazione, anche se non spiccata come nel recente passato. Se a questo si aggiunge un quadro economico nazionale e internazionale all’insegna dell’incertezza, è del tutto ragionevole la posizione di Smi di non dare aumenti salariali ante previsioni di inflazione. I rappresentanti dei lavoratori del tessile-moda dovrebbero valutare questa posizione con realismo e senza pregiudizi, con una visione complessiva del settore. E’ un momento delicato, quello che stiamo vivendo: da parte di tutti occorre il massimo senso di responsabilità”.