Enti dipendenti e agenzie regionali: tempi e procedure omogenei per bilanci e piani di attività

Per armonizzare i tempi di adozione e di approvazione degli atti di programmazione e dei bilanci degli enti e delle agenzie regionali, la commissione affari istituzionali, presieduta da Giacomo Bugliani, ha licenziato una specifica proposta, che interviene su ben undici leggi in vigore. L’obbiettivo è definire un unico schema omogeneo per i vari passaggi istituzionali tra gli organi di vertice degli enti, la giunta ed il consiglio regionali. Nel testo vengono indicate nel dettaglio le varie fasi del procedimento. In particolare, la giunta dovrà approvare entro il 31 ottobre di ogni anno gli specifici indirizzi per il piano o il programma di attività dell’ente, che dovrà vararlo entro il 30 novembre. La giunta regionale farà quindi la relativa istruttoria, insieme all’analisi del bilancio preventivo, e li trasmetterà al consiglio regionale per l’approvazione o l’espressione del relativo parere. L’assemblea avrà quindici giorni di tempo per esprimersi e l’eventuale esame successivo della giunta dovrà essere concluso entro il 15 gennaio.
Per gli enti di consulenza di giunta e consiglio, cioè l’Istituto regionale per la programmazione economica e l’Agenzia regionale di sanità, si è prevista una disciplina con le necessarie differenziazioni. Allo schema generale introdotto per gli enti dipendenti si adegueranno il più possibile anche le società in house. Nel testo è stata inoltre inserita la disciplina del Piano della qualità della prestazione organizzativa, che già era stata adottata in via amministrativa. Una valutazione negativa sul conseguimento degli obbiettivi previsti può dare luogo alla revoca dell’incarico per l’amministratore o per il direttore dell’ente. La revoca può scattare anche in seguito alla mancata o tardiva adozione dei bilanci. La proposta di legge è stata licenziata a maggioranza. I consiglieri dei gruppi Lega Nord e Movimento Cinque Stelle hanno votato contro.