
Cresce del 12 per cento, pari a circa 300mila euro, rispetto allo scorso anno il contributo ordinario annuale della Regione Toscana all’Istituto regionale per la programmazione economica (Irpet), mentre scende del 44,2 per cento il finanziamento per le attività comuni. Nel contributo ordinario trovano copertura le spese di funzionamento e i costi delle attività di ricerca del programma istituzionale, che la Regione finanzia con proprie risorse di bilancio. Le attività comuni sono invece finanziate integralmente da fondi comunitari e da risorse statali ad essi complementari. Il risultato complessivo di questo riassetto finanziario si traduce in una diminuzione delle risorse del 10 per cento circa. Il valore della produzione è stimato complessivamente in 3 milioni e 733mila euro.
Questi i dati fondamentali del bilancio preventivo 2017, che sono stati illustrati questa mattina alla commissione Affari istituzionali, presieduta da Giacomo Bugliani (Pd), dal direttore dell’Istituto Stefano Casini Benvenuti e dal direttore amministrativo Carlo Pagliazzi, insieme al relativo programma di attività.
Sul lato delle uscite, si registra una forte diminuzione del costo del personale, pari ad oltre il 13 per cento, dovuto soprattutto alla drastica riduzione dei contratti a termine. Irpet, infatti, non partecipa più alle attività legate al programma Horizon 2020, che lo scorso anno ha comportato una spesa complessiva di personale pari a 420mila euro. Calano anche del 5,3 per cento i costi complessivi di produzione. Quelli per i servizi scendono del 6,5 per cento. L’istituto di ricerca, su incarico del Consiglio, ha in corso una valutazione delle politiche regionali per incentivare le fusioni tra i comuni e, più in generale, l’associazionismo fra i comuni. Sono già stati fatti focus group specifici per Valdera, Amiata grossetana, Lunigiana, Elba e Valdarno superiore. Presto sarà presentato il rapporto conclusivo.
La commissione Affari istituzionali, a maggioranza, sul bilancio preventivo 2017 dell’Irpet e sul relativo programma di attività ha espresso parere favorevole, conla raccomandazione di rispettare i limiti sugli incarichi per consulenza, studio e ricerca. A favore i consiglieri del Pd, contrari quelli di Lega Nord, astenzione del gruppo M5S.