
La giunta deve continuare la propria azione di sostegno e coordinamento a livello regionale tra i vari soggetti che assicurano con specifici progetti aiuto e supporto alla popolazione Saharawi. Lo chiede il consiglio regionale con una mozione approvata a maggioranza. I consiglieri del gruppo Lega Nord si sono astenuti.
La giunta regionale dovrà anche intervenire presso il Governo e gli altri soggetti istituzionali per favorire la ripresa di negoziati diretti, anche in collaborazione con l’Onu, per fissare nel più breve tempo possibile la data del referendum e garantire una soluzione duratura del conflitto nel Sahara occidentale attraverso l’espressione della volontà popolare.
In questa prospettiva dovrà inoltre essere ampliato il mandato della Missione Minurso per il monitoraggio del rispetto dei diritti umani e dovrà essere confermato il finanziamento governativo per gli aiuti umanitari ai rifugiati nel campo di Tindouf.
Ad illustrare il testo in aula è stata Alessandra Nardini (Pd), prima firmataria della mozione, “Rischiamo di dimenticare un popolo, la cui indipendenza è stata riconosciuta da 85 paesi, oltre che dall’Onu, ma che ancora oggi è costretto a vivere in campi profughi dove le condizioni di vita sono inaccettabili ed in costante aggravamento”, ha sottolineato la consigliera, ricordando che la Toscana ha promosso da anni progetti di collaborazione, sostegno e accoglienza, oltre che sociosanitari, come quello rivolto ai bambini celiaci. “Lo scorso 16 gennaio ho rappresentato l’assemblea toscana in una iniziativa di solidarietà con il popolo Saharawi organizzata dall’intergruppo parlamentare, dal Consiglio regionale dell’Emilia Romagna, dalla conferenza dei presidenti delle assemblee legislative delle Regioni e delle province autonome – ha precisato Nardini – Durante l’iniziativa è stato sottoscritto un appello, che sarà trasmesso al ministro degli esteri. Dall’1 gennaio l’Italia siede infatti, nel Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e ciò le consente di farsi portavoce di queste importanti istanze”. Secondo la relatrice, di fronte ai nazionalismi che crescono alle nostre porte, è necessario prendere iniziative di segno opposto. “Mi piacerebbe che chi da sempre grida ‘aiutiamoli a casa loro’ appoggiasse questa mozione – ha concluso – La mozione a favore di un popolo che a casa propria vorrebbe poterci stare e vorrebbe veder riconosciuta la propria dignità ed i propri diritti”.
Il voto favorevole del gruppo M5S è stato annunciato da Enrico Cantone. Voto favorevole anche quello dichiarato da Tommaso Fattori (Si Toscana). “Il popolo saharawi è diviso tra coloro che vivono nei campi profughi e coloro che subiscono l’occupazione marocchina del Sahara occidentale – ha rilevato – E’ necessario che tutti facciano la loro parte per giungere allo svolgimento del referendum.
I consiglieri di Lega Nord si sono astenuti. “Dopo tanti anni non è possibile che un popolo, con tutti gli aiuti ricevuti non sia riuscito a creare le condizioni per un po’ di lavoro e di ricchezza – ha osservato Roberto Salvini – Smettiamo di compatirli: diamo loro ‘la canna da pesca’, le macchine per estrarre i fosfati, e comincino a guadagnarsi da vivere”.
“Dare la ‘canna da pesca’ ad un popolo fatto fuggire nel deserto è un po’ complicato – ha replicato Nicola Ciolini (Pd) – Il loro problema è proprio quello di tornare nella loro terra, ricca appunto di fosfati. Non è un problema di immigrazione. Uno Stato è stato cancellato dalla cartina del mondo senza che nessuno dicesse niente”.
“Non è chiaro l’impegno finanziario della Regione Toscana – ha aggiunto Marco Casucci (Lega), confermando il voto di astensione – Deve inoltre essere potenziato soprattutto il lavoro della diplomazia”.