Risorse per la sanità, approvata la risoluzione del Pd

28 febbraio 2017 | 18:17
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Risorse per la sanità, approvata la risoluzione del Pd

Tre le proposte di risoluzione, illustrate nel’aula del consiglio regionale, collegate alla comunicazione dell’assessore regionale Stefania Saccardi in merito alle risorse finanziarie del bilancio 2016 nella sanità toscana. La proposta di risoluzione del Partito democratico a firma Stefano Scaramelli, Serena Spinelli ed Enrico Sostegni è passata a maggioranza. Respinte le proposte di risoluzione di Sì e di Lega nord presentate rispettivamente da Paolo Sarti e da Manuel Vescovi.

Nell’atto presentato da Scaramelli si prende atto che “le attività sanitarie della Regione risultano ispirate a principi di qualità e appropriatezza, in base ai quali le prestazioni sono erogate in base al bisogno, utilizzando al meglio le risorse umane, tecnologiche e finanziarie, attraverso la programmazione e l’integrazione dei servizi, l’innovazione a livello tecnologico e organizzativo”; e che “i livelli di assistenza sono andati migliorando, in particolare per quanto attiene l’assistenza farmaceutica ospedaliera, dove con l’introduzione dei farmaci per la cura dell’epatite C e dei nuovi farmaci oncologici, agli oggettivi vantaggi per i pazienti ha fatto riscontro un maggiore costo derivante dall’impiego di detti farmaci aventi alti prezzi unitari”. “La risoluzione condivide – ha detto il presidente della commissione Sanità Scaramelli – il contenuto della comunicazione in Aula della Giunta regionale e la necessità di un attento monitoraggio dell’andamento della spesa farmaceutica ospedaliera e delle altre voci di costo e ricavo”. Nell’atto Scaramelli ha ribadito l’impegno della Giunta a comunicare periodicamente alla commissione consiliare competente gli esiti delle verifiche e delle valutazioni relative alla riforma organizzativa della sanità toscana con particolare riferimento ai benefici sullo stato di salute dei cittadini ed alle performance dei servizi sanitari.
Paolo Sarti (Sì Toscana a Sinistra) ha illustrato la proposta di risoluzione di Sì. “A fronte di un possibile consistente disavanzo del bilancio sanitario 2016” e della dichiarata “crescita dei costi rispetto agli anni precedenti, dovuta al consumo di farmaci di costo elevato, oltre che non facilmente stimabili in corso d’anno a causa del complesso accordo stipulato con Aifa”, la mozione ritiene “che per rendere più economico l’impatto sul sistema regionale andrebbe urgentemente sostenuta nei confronti del governo la possibilità di ricorrere al previsto meccanismo di licenza obbligatoria per la produzione dei farmaci per l’epatite C”. La richiamata attenzione delle direzioni delle aziende sanitarie “ha nei fatti portato ad una situazione per cui è stata ritardata (e in alcuni casi bloccata) la distribuzione dei farmaci”. Sarti ha ribadito l’impegno alla Giunta a promuovere tutte le opportune iniziative per ottenere “la prevista deroga alla protezione brevettuale per i nuovi farmaci antivirali contro l’epatite C attraverso il meccanismo della licenza obbligatoria”; a valutare “l’opportunità di avviare una profonda riflessione sulla strategia di vaccinazione contro il meningococco C prevedendo la rivaccinazione dopo il quinto anno, prima ancora di allargarsi a tutte le fasce di età”. Quanto alla realizzazione di economie di spesa da parte delle direzioni delle aziende sanitarie, l’impegno per la Giunta è “a dare indicazione di spostare l’attenzione del monitoraggio su voci che riguardano eventuali sprechi e disorganizzazioni”.
La proposta di risoluzione del gruppo Lega nord, bocciata a maggioranza dall’Aula come quella di Sì e illustrata dal capogruppo Manuel Vescovi, conteneva un “forte disappunto per le citate mancanze e inadempienze da parte degli Enti statali in ambito sanitario, per i tagli lineari e l’incertezza a cui il Governo obbliga le Regioni italiane, nonché per la mancata presa di posizione forte, in tal senso, della Giunta regionale”. “Sicuramente ci sono delle eccellenze – ha detto Vescovi riferendosi anche al sistema toscano – occorre però risolvere, una volta per tutte, la questione delle note di credito”. Anche per questo la risoluzione intendeva impegnare la Giunta a “esortare in tutte le sedi opportune il Governo centrale, affinché vengano colmate le successive inadempienze nel fornire dati fondamentali per la chiusura del bilancio regionale 2016”, a procedere “alla razionalizzazione della spesa, richiamata nella comunicazione in oggetto in modo da risparmiare sprechi, ma ponendo la massima attenzione nel garantire il regolare accesso ai farmaci da parte dei cittadini”; a porre “particolare attenzione alla gestione dell’intero comparto delle forniture farmaceutiche, medicali e dei magazzini, controllando puntualmente l’operato dell’ente di supporto tecnico amministrativo regionale (Estar) anche nell’ottica di giungere ad una sua piena operatività”.