Giannarelli, interrogazione in Regione sull’applicazione della legge sulla pericolosità sismica

6 marzo 2017 | 14:38
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Giannarelli, interrogazione in Regione sull’applicazione della legge sulla pericolosità sismica

“Le leggi per tutelare la sicurezza dei cittadini ci sono, ma spesso non sono applicate. Un caso preoccupante è quello relativo all’applicazione della legge regionale 65/2014 nei Comuni caratterizzati da pericolosità sismica”. Così dichiara Giacomo Giannarelli, consigliere regionale M5S, vicepresidente della commissione ambiente e territorio, nel presentare un’interrogazione sul tema.

“La normativa è chiara – precisa Giannarelli – in questi Comuni l’amministrazione deve imporre l’adeguamento antisismico a tutti gli edifici esistenti e a quelli in corso di realizzazione. Invece cosa succede? Nei piccoli Comuni dove l’ufficio tecnico spesso manca di personale adeguato, è accettata l’autodichiarazione dell’architetto o ingegnere edile che assiste il cittadino o l’impresa nella pratica edile. Un documento dove di fatto questo libero professionista dichiara quanto la legge imporrebbe ai tecnici comunali”.
“Mentre quindi la legge è perentoria – conclude – e il Comune dovrebbe quindi rifiutare qualsiasi richiesta edile che non applichi la normativa in materia antisismica, la prassi è diventata più larga con un laconico “basta che la responsabilità se la prenda il progettista. Questo ha comportato disomogeneità di applicazione della legge regionale nei diversi Comuni e addirittura tra sedi dei geni civili nella stessa area vasta. La Regione deve intervenire, a tutela della sicurezza delle centinaia di migliaia di cittadini che vivono in Toscana in aree soggette a pericolo sismico”.