
“Abbiamo votato contro la seconda puntata della telenovela Riforma sanitaria Pd: le zone distretto. Dovevano partire a giugno 2016, adesso il Pd mette nero su bianco l’avvio 18 mesi dopo. Ma il ritardo è davvero il minore dei problemi”. Così Andrea Quartini, consigliere regionale M5S a margine della votazione sul testo di legge regionale in commissione sanità.
“Le zone distretto – precisa il Cinque Stelle – sono accorpamenti fatti sulla carta senza nessun criterio di analisi riguardante i bisogni di salute della popolazione. Abbiamo chiesto che si partisse da questi, che si facessero funzionare prima i territori e in conseguenza dei risultati valutare ogni ridimensionamento degli ospedali, ma il Partito Democratico ha detto no e ha fatto l’esatto opposto”.
“Le zone distretto previste dal Pd – conclude Quartini – si fondano su un elemento di dubbia costituzionalità: le Società della Salute. Carrozzoni che hanno fallito a livello tale da arrivare in alcuni casi all’auto-scioglimento. Faremo una lotta oppositiva in aula su questo provvedimento, come per la riforma sanitaria. Il Pd è riuscito persino a ridurre quel peso importante delle istituzioni locali nella gestione della salute pubblica. Era difficile, ma loro sono dei campioni del ‘al peggio non c’è mai fine’”.