Ok all’unanimità sulla mozione per la bonifica dell’amianto di Sì Toscana a Sinistra

“Da inizio legislatura Sì Toscana a Sinistra si sta battendo affinché ci sia una svolta nella battaglia contro la presenza dell’amianto killer. In Toscana vi sono ancora centinaia di edifici pubblici, impianti industriali e aree dismesse contaminati, oltre a un numero altissimo e imprecisato di edifici privati”. Così dichiarano i consiglieri regionali di Sì Toscana a Sinistra Tommaso Fattori e Paolo Sarti.
“La nostra Regione – dicono – aveva approvato nel 2013, su iniziativa del consigliere Romanelli, una legge all’avanguardia per promuovere la bonifica delle strutture in cemento-amianto e favorirne la sostituzione con fabbricati in grado di conseguire risparmi energetici, puntando sulle energie rinnovabili: un atto fondamentale che purtroppo resta al momento inapplicato, con un piano attuativo a tutt’oggi fermo agli studi preliminari e alle azioni propedeutiche”.
“Con l’atto votato oggi – proseguono i consiglieri – il consiglio regionale non solo impegna la giunta a dare finalmente piena applicazione della legge 51/2013 recuperando il ritardo di questi anni, ma nell’immediato chiede anche di informare adeguatamente le imprese del nostro territorio rispetto alle possibilità offerte dal nuovo bando Inail per la rimozione dell’amianto. Le imprese possono infatti godere di un contributo a fondo perduto pari al 65 per cento delle spese sostenute per la realizzazione dei progetti di bonifica da materiali contenenti amianto, fino a un massimo di 130mila euro. Uno strumento importante, assieme a quelli già previsti, al fine di accelerare i tempi delle bonifiche, cui si dovranno aggiungere, come richiesto specificatamente nell’atto approvato oggi, ulteriori incentivi regionali per quelle aziende che, fruendo già dei contributi Inail, procedano anche all’installazione di impianti fotovoltaici in sostituzione delle strutture in cemento amianto”.
“Sono 32 milioni – concludono Fattori e Sarti – le tonnellate di amianto ancora sparso in Italia, e secondo l’associazione italiana di oncologia medica ogni anno 3 mila persone, otto al giorno, una ogni tre ore, muoiono di mesotelioma pleurico o comunque a causa di uno degli altri tumori asbesto correlati. Non possiamo più perdere tempo”.